Omicidio Orlandi, la famiglia: "Informazioni poco chiare, vogliamo capire"

Nei prossimi giorni saranno effettuate delle indagini per verificare la compatibilità dei resti ritrovati con il Dna di Emanuela o di Mirella, ma non è detto che i risultati degli accertamenti siano imminenti e comunque decisivi

Omicidio Orlandi, la famiglia: "Informazioni poco chiare, vogliamo capire"

"Il bollettino emesso dalla Santa Sede fornisce poche informazioni". Così Laura Sgrò, legale della famiglia di Emanuela Orlandi sul ritrovamento di alcune ossa nella nunziatura apostolica che potrebbero riaprire il caso della ragazza scomparsa nel 1983

"Chiederemo alla procura di Roma e alla Santa Sede in che modalità sono state trovate le ossa e come mai il ritrovamento è stato messo in relazione con la scomparsa di Emanuela Orlandi o Mirella Gregori", ha spiegato l'avvocato.

Nei prossimi giorni saranno effettuate delle indagini per verificare la compatibilità dei resti ritrovati con il Dna di Emanuela o di Mirella, ma non è detto che i risultati degli accertamenti siano imminenti e comunque decisivi, riporta Tgcom24.

Sul caso di Emanuela, la Procura di Roma ha più volte aperto e chiuso fascicoli di indagine per sequestro di persona. Adesso procede formalmente per omicidio.

La scomparsa delle due giovani portò anche ad ipotizzare che tra le due vicende potesse esserci un qualche collegamento, ipotesi che comunque non è mai stata ritenuta plausibile dagli inquirenti.

Mirella ed Emanuela infatti non si conoscevano e non avevano amicizie comuni. Prima che non si avessero più sue notizie, Mirella aveva detto alla madre di avere un appuntamento al monumento al bersagliere di Porta Pia con un vecchio compagno di classe. Il ragazzo in questione, quel pomeriggio, non aveva alcun appuntamento con la giovane e si trovava impegnato da un'altra parte.

Emanuela invece si trovava a Corso Rinascimento a Roma la sera della sua scomparsa. Era in compagnia di due amiche dalle quali si era separata una volta alla fermata del bus. Emanuela infatti preferì non salire sull'autobus perché troppo affollato, ma dal quel momento, nessuno ebbe più sue notizie.

In 35 anni non si è mai trovata una risposta che potesse spiegare cosa fosse successo e chi fossero i responsabili della scomparsa delle due ragazze. Il ritrovamento di questi resti, fa sperare di poter arrivare finalmente conoscere la verità.

Secondo le prime indiscrezioni, le ossa ritrovate potrebbero anche appartenere a due persone diverse.

"Io ora ci spererei che ci fosse qualcosa che riguarda Emanuela e Mirella, così Emanuela finalmente potrebbe 'parlare', dirci che cosa è successo, come è morta. Sappiamo solo che è stata portata via, non ci sono elementi che possano dirci altre cose. È stata portata via da chi? In questi 35 anni sono tanti che hanno sfruttato la parola Vaticano dietro Emanuela. Ci hanno fatto credere di tutto e non smettono di farcelo credere. Noi sappiamo solo che qualcuno l'ha presa. Il resto potrebbe dircelo il corpo. Dunque, per assurdo, spero proprio che si tratti di loro, Mirella ed Emanuela", ha dichiarato Natalina Orlandi, sorella maggiore di Emanuela.

Dello stesso avviso, anche la sorella di Mirella, Maria Antonietta Gregori: "Non voglio illudermi,

voglio restare con i piedi per terra ma in cuor mio spero che quelle ossa siano di Mirella così si potrebbe mettere una parola fine a questa vicenda e io avrei un luogo dove andare a piangere e portare un fiore a mia sorella".

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