Proseguono le indagini sull'omicidio di Pordenone. Il Ris ha analizzato l'auto dell'accusato, Giosuè Ruotolo, il ventiseienne sospettato dell’omicidio di Teresa Costanza e Trifone Ragone. Nell'abitacolo sarebbero state trovate tracce biologiche la cui natura è ancora sconosciuta. L’Audi A3 grigia ieri è stata smontata ed esaminata dai carabinieri del Ris: cinque ore di lavoro e diversi tamponi prelevati. Non è detto che corrispondano a tracce di sangue. Si tratta di sostanze che sottoposte alle "luci forensi" sono apparse interessanti, ecco perché saranno analizzate in laboratorio.
Intanto è stata sentita a lungo oggi, come persona informata sui fatti, la fidanzata di Giosuè Ruotolo, il giovane indagato per il duplice omicidio di Pordenone. Alla ragazza sono state chieste precisazioni e riferimenti specifici in merito ai giorni immediatamente seguenti il fatto di sangue e agli ultimi mesi. Da parte della donna al momento non sarebbero emerse contraddizioni nè particolari che possano far pensare a un suo diretto coinvolgimento nell’inchiesta. Intanto si sono conclusi nel pomeriggio gli accertamenti dei Ris di Parma nell’abitazione pordenonese e all’interno della macchina di Ruotolo. Sia in casa, sia nell’auto è stata fatta la prova del tampone per accertare la presenza di tracce biologiche di persone diverse dal proprietario. Ruotolo potrebbe tornare in Friuli domani o dopodomani per sottoporsi volontariamente a un interrogatorio con l’obiettivo di chiarire perplessità o dubbi nati quando era ancora persona informata sui fatti. Ma c'è un particolare che emerge dagli ultimi rilievi.
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