La spiegazione per cui la variante Omicron sia così contagiosa e diffusiva può essere contenuta in uno studio cinese appena pubblicato su Cell Reports: con tre dimostrazioni, i ricercatori hanno visto gli anticorpi prodotti da una precedente infezione e dalla vaccinazione sfuggono, in parte, a questa mutazione di Sars-CoV-2. La soluzione è stata trovata dopo aver mappato, in alta definizione, la proteina Spike, ossia il principale meccanismo che il virus utilizza per infettare le nostre cellule e entrare nell'organismo umano.
Cosa dice lo studio
A causa dell'alto numero di mutazioni sulla Spike di Omicron e le sue sottovarianti, quindi, è più facile infettarsi come dimostrano quotidianamente i numeri italiani e mondiali. Attenzione, perché infettarsi non significa malattia grave se si è tre volte vaccinati: i ricercatori cinesi sottolineano come l'elusione degli anticorpi sia "parziale", non totale. Gli studiosi, come riporta Il Messaggero, hanno confrontato Omicron con la struttura della precedente Delta accertando che la neutralizzazione degli anticorpi sono risultati indeboliti. "I risultati hanno mostrato come le mutazioni causano l'evasione degli anticorpi", spiegano gli esperti.
"In autunno vaccino specifico"
A tal proposito, si rende necessario un aggiornamento dei vaccini: la tecnica a Rna messaggero, rispetto al passato, consente di modificare il vaccino in base al tipo di virus circolante in poco tempo. Ecco perché aumenta l'ottimismo per l'autunno quando dovrebbe essere pronto un booster diverso e più efficace in grado di neutralizzare anche Omicron. "In autunno faremo tutti il richiamo per il Covid come si fa ogni anno per l’influenza. Ma non con il medesimo vaccino che usiamo da oltre 17 mesi, ma con un vaccino bivalente, in grado cioè di coprire in maniera specifica anche la variante omicron", ha scritto il Prof. Matteo Bassetti, direttore della Clinica di Malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova, sulla propria pagina Facebook.
Quarta dose e antinfluenzale
Come abbiamo visto sul Giornale.it, il direttore dell'Unità di Malattie Infettive del Policlinico e docente di Malattie infettive all'Università degli Studi di Milano, Andrea Gori, ci ha detto che è "verosimile aspettarsi che l'epidemia cali ora in primavera e in estate per poi tornare in autunno: penso che sia molto probabile aspettarsi una quarta dose di massa combinata all'anti influenzale. Auspichiamo che possa essere pronto un vaccino aggiornato contro le nuove varianti". Il primario ha spiegato che quest'inverno abbiamo visto circolare l'influenza molto di più che nel 2020 perché sono state usate meno precauzioni e restrizioni. "Il fatto che l'influenza cioè fosse sparita lo scorso anno era dovuto alle mascherine", sottolinea.
Lo stesso discorso vale per l'inverno: se la situazione sarà più libera, il virus dell'influenza sarà maggiormente in circolazione "e proprio per questo ritengo che la protezione dall'influenza sia importante. Non solo, si è visto che il virus dell'influenza combinato con quello del Covid ha un impatto fortemente negativo sulle complicazioni dovute al coronavirus..."- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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