La squadra di Rfi, composta da 5 operai, che ha effettuato i lavori di manutenzione, poche ore prima del deragliamento del Frecciarossa, erano all'opera su "un'anomalia segnalata dal sistema". Lo riferisce AdnKronos, citando fonti investigative.
Ieri, il caposquadra e i tecnici sono stati sentiti dagli inquirenti e avrebbero negato eventuali errori di manutenzione. Secondo le indagini, a causare l'incidente, che ha causato la morte dei due macchinisti, Giuseppe Cicciù e Mario Di Cuonzo, potrebbe essere stato uno scambio, posizionato in modo errato. La procura, ieri, ha aperto un'inchiesta contro ignoti per disastro ferroviari colposi, omicidio colposo e lesioni multiple.
Oggi, sul luogo dell'incidente sono arrivati da Roma anche gli agenti della polizia Scientifica, che effettueranno i rilievi sui binari della tratta coinvolta nel deragliamento del Frecciarossa. I rilievi, svolti anche dal nucleo operativo incidenti ferroviari, interesseranno anche le prime carrozze del convoglio, che hanno riportato i danni più gravi, perché si trovavano più vicino alla motrice. È possibile che, per ripristinare la linea dell'alta velocità ci vorranno diversi giorni, se non settimane. È iniziata, inoltre, anche l'acquisizione dei dati dei sistemi che registrano e regolano la circolazione ferroviaria: questi verranno analizzati insieme alle scatole nere, per cercare di capire cossa possa aver causato il deragliamento. Non sarebbero invece presenti, sul luogo dell'incidente, telecamere che possano aver ripreso la scena. Lì, infatti, sono presenti solamente telecamere di sicurezza, che "hanno ripreso solo qualche scintilla".
L'incidente di ieri ha causato la morte di due persone e il ferimento di altre 31, ma il bilancio avrebbe potuto essere peggiore. Ad evitare un numero maggiore di vittime, è stata la presenza, in testa al convoglio, della carrozze di prima classe vuote. Solitamente, infatti, la prima classe, risulta più vuota rispetto agli altri vagoni, anche in considerazione dell'orario in cui viaggiava il treno. "Se la carrozza numero 8 fosse stata in testa- ha riferito all'Agi un investigatore- sarebbe stata una strage". Solamente per un caso, quindi, il numero delle vittime non è stato maggiore, dato che non sempre la prima classe è posizionata in testa al treno.
Gli inquirenti sono al lavoro e puntano l'attenzione su uno "scambio aperto", posizionato in modo sbagliato, che avrebbe portato il convoglio al deragliamento.
Secondo la dinamica ricostruita, la motrice si sarebbe staccata dopo essere uscita dai binari, come prevede il sistema di sicurezza, mentre "le carrozze in testa hanno continuano a correre sulle pietre per 400 metri", fino a quando la seconda carrozza si è inclinata sui binari.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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