Ora anche Microsoft mette gli occhi sull'app che cura le api e il clima

A Trento due 19enni hanno sviluppato un app per controllare il cambiamento climatico, per mezzo degli alveari

Ora anche Microsoft mette gli occhi sull'app che cura le api e il clima

Le coste del lago di Garda come la Silicon Valley, una taverna al posto del garage che ha visto nascere la Apple. Ma anche in questo caso il risultato è una creazione innovativa, messa in piedi da due ragazzi italiani, Samuele Dassatti e Andrea Zanin, che si sono classificati secondi al concorso europeo sulla strategia per la macroregione alpina. La loro app, Beehave, ha già sfondato, tanto che Samuele è stato contattato anche da Microsoft, che lo ha invitato a Seattle per ben due volte, chiedendogli di presentare le piattaforme da lui sviluppate, come Fluently, nata per gestire il diario di scuola dal tablet. L'app Beehave è stata creata per aiutare gli apicoltori di montagna a monitorare le condizioni ambientali dei loro alveari, come ha raccontato il Corriere della Sera: in questo modo è possibile anche controllare lo stato di salute delle api.

L'idea era quella di "rendere economicamente sostenibile una piattaforma in grado di misurare il cambiamento climatico nelle Alpi". E così, dato che "gli apicoltori che misurano le variazioni di temperatura e umidità dei loro alveari, hanno un tornaconto economico dal raccogliere questi dati", hanno pensato di coinvolgerli.

Igloo, la startup con la quale i ragazzi hanno programmato l'app Beehave, può avere numerose applicazioni, ma servono finanziamenti e, per questo scopo, non bastano i 3mila euro che Samuele e Andrea hanno ricevuto come premio dal concorso europeo. Anche perché ora bisogna "cominciare a pensare allo sviluppo dei sensori per le misurazioni, e quello sarà il prossimo passo".

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