Greta Thunberg, per il cardinale Peter Turkson, è "una grande testimone dell’insegnamento della Chiesa sull’ambiente, la cura dell’ambiente e la cura della persona".
Il porporato africano non nutre i dubbi dei conservatori. Il cardinale Turkson non pensa che gli ecologismi possano assecondare ondate di neo-paganesimo, anzi. La Thunberg - per questo alto-ecclesiastico - esprime solo considerazioni utili alla salvaguardia del Creato.
Turkson non è un cardinale qualunque, ma è il prefetto del dicastero dello Sviluppo umano integrale. L'alto-consacrato, che è vicino a Papa Francesco, si è spesso schierato in difesa dei migranti. Almeno una volta - a dire il vero - ha anche tuonato sulla necessità di "chiudere i rubinetti" dell'Africa. Negli ultimi anni, però, quelle argomentazioni sembrano essere state sostituite dalla "pastorale dell'accoglienza". La Chiesa africana, nel frattempo, continua a sollevare critiche per una gestione troppo aperturista dei fenomeni migratori. Una gestione che rischia di svuotare il continente africano dalla sua forza-lavoro, dunque dal suo futuro.
E le dichiarazioni della porpora sulla Thunberg sono arrivate in prossimità della scelta del Time, che ha scelto la giovane ambientalista svedese come "persona dell'anno". Stando a quanto riportato dalla Sir, il cardinale ha reso noto come, secondo la sua visione delle cose, Greta domandi "coerenza tra la politica di cura dell’ambiente e la politica di formazione della società".
Poi la specificazione: "Più che modello, direi piuttosto che è una testimone di questo impegno per la cura dell’ambiente e per la cura della nostra casa comune". Laudato Sì è la prima enciclica ambientalista della storia. Il Sinodo panamazzonico, invece, ha dato ai vescovi la possibilità di interrogarsi pure sulle tematiche ecologiste.
Poco dopo il termine dei lavori, Papa Francesco ha ipotizzato d'inserire i "peccati ecologici" all'interno del Catechismo. Il "fronte tradizionale" - d'altro canto - ritiene che la dottrina della Chiesa cattolica abbia poco a che fare con la salvaguardia del pianeta e segnala il rischio della diffusione del culto della "Madre Terra". Per comprendere quanto accaduto attorno alla Pachamama, bisogna considerare soprattutto questi aspetti.
Ma Turkson vede oltre e invita a "superare la separazione tra l’attenzione
all’ambiente e la fede". Greta, quindi, come "testimone". Più di qualcuno storcerà il naso. Ma l'indirizzo della "Chiesa in uscita" è abbastanza chiaro: l'ambiente e la sua tutela fanno parte ormai delle priorità pastorali.
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