Ora EasyJet lascia a terra chi non ha posto assegnato

La compagnia aerea ha bloccato alcuni passeggeri che non avevano pagato un supplemento per il posto

Ora EasyJet lascia a terra chi non ha posto assegnato

Domenica 19 agosto all'aeroporto di Luton (Inghilterra) si è verificato un fatto che sta facendo precchio discutere.

A raccontarlo è l'Independent. Poco più di una decina di passeggeri, domenica, ha scoperto al gate di partenza di non poter volare da Luton a Inverness. Il motivo? Venivano respinti solo i viaggiatori che non avevano pagato un supplemento per la selezione anticipata dei posti. L'aereo iniziale era stato sostituito da uno più piccolo, mancavano i posti e quindi a terra ci sono rimasti gli "sfortunati" che non avevano pagato qualcosa in più per riservarsi il posto. Così EasyJet ha negato loro il posto.

Ma l'Independent va avanti e spiega che le compagnie aeree sono obbligate a rispettare le norme sui diritti dei passeggeri aerei europei e offrire incentivi nel tentativo di persuaderli a prendere un volo successivo. Domenica, quindi, il personale di terra di Luton, che è la base di EasyJet, ha offerto 150 dollari, ma solo sei persone viaggiatori si sono fatti avanti.

Uno dei passeggeri a cui è stato negato l'imbarco è stato il professor David Southall, di ritorno da un viaggio dall'associazione benefica medica che gestisce in Liberia: "Quando si è trattato della selezione di chi non avrebbe volato, non c'era umanità nel processo decisionale. In particolare c'era una signora che avrebbe dovuto partecipare al battesimo di sua nipote quel pomeriggio e lei è stata rifiutata".

Immaginatevi il caos e la tensione fra i viaggiatori. Più tardi un altro passeggero, vedendo l'angoscia della signora, si è offerto di rinunciare al suo posto in modo che la nonna potesse andare al battesimo, ma un supervisore ha detto che non c'era più tempo disponibile. Un putiferio, quindi.

Ma cosa è successo? EasyJet ha cercato di sistemare i viaggiatori a modo suo, ad eccezione di coloro che hanno pagato per un posto. Loro avevano più diritti degli altri. Il professor Southall ha infatti criticato la scelta sottolineando che l’azienda non ha valutato la cosa secondo l’esigenza dei viaggiatori: "Se avessero iniziato a indagare su questo prima del gate, avrebbero potuto facilmente identificare quelli con un bisogno pressante di partire".

E visto l'inferno scatenatosi, un portavoce della compagnia ha dichiarato: "EasyJet può confermare che, a seguito di un downgrade dell'aeromobile da un A320 più grande a un A319 più piccolo, alcuni passeggeri non sono stati in grado di viaggiare sul volo EZY153 da Luton a Inverness il 19 agosto. Vorremmo scusarci per l'inconveniente causato. Lo stesso giorno abbiamo offerto a tutti i passeggeri che non erano in grado di viaggiare altri voli EasyJet. Stiamo indagando sul motivo per cui i passeggeri sono stati erroneamente informati sui loro diritti.

Il nostro team di assistenza clienti sta contattando tutti gli interessati per garantire loro un risarcimento adeguato. Il nostro modo di agire in questi casi è molto chiaro e lo abbiamo affrontato col personale coinvolto".

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