Stop all’ora solare, da stanotte è tornata quella legale e le lancette degli orologi sono state spostate un'ora avanti. Si ritornerà alla precedente soltanto tra sette mesi, nella notte tra sabato 29 e domenica 30 ottobre. Con questo passaggio abbiamo dormito un’ora in meno, guadagnando però un'ora di luce, anche se potrebbe essere l’ultima volta. Si attende infatti che l'Unione Europea emani una direttiva per abolirla in tutti i Paesi dell’unione. Al momento la decisione è stata presa in maniera autonoma da ogni singolo Stato, tanto è vero che quelli del Nord Europa, dove i benefici della luce solare sono meno tangibili, questa è già stata abolita. Ma a cosa serve e perché è stato scelto per la prima volta nel 1916 e poi definitivamente nel 1966, di fare questo spostamento?
Un grande risparmio di energia
Sostanzialmente per sfruttare di più la luce e il calore del sole, e quindi consumare meno energia. In questo momento dove il problema è particolarmente sentito, un’ora di sole in più al giorno può sembrare poca cosa, in realtà in termini economici non è così. Secondo la stima fatta quest’anno da Terna, la società che gestisce la rete di trasmissione nazionale, nei sette mesi di ora legale l’Italia risparmierà oltre 190 milioni di euro, e avrà un minor consumo di energia elettrica pari a circa 420 milioni di kilowattora, che equivalgono al fabbisogno medio annuo di circa 150mila famiglie. Dal 2004 al 2021, secondo l’analisi della società, il minor consumo di energia elettrica per l’Italia dovuto all’ora legale, è stato complessivamente di circa 10,5 miliardi di kWh e ha comportato, in termini economici, un risparmio per i cittadini di oltre 1,8 miliardi di euro. Inoltre c’è anche un’importante beneficio ambientale, quantificabile in un taglio di ben 200mila tonnellate di emissioni di anidride carbonica in atmosfera. Una cosa sicuramente non da poco.
Cosa succede al nostro organismo
Se a livello economico l’ora legale produce innegabili benefici, lo stesso non si può dire per il nostro organismo, soprattutto nei primi giorni dopo lo spostamento delle lancette, dove si crea lo stesso effetto jet lag di quando di viaggia in aereo. Il problema più evidente, di cui soffre la maggior parte delle persone, è sicuramente l’insonnia. Questo perché l’ora di luce in più, ritarda la fase dell’addormentamento legata alla produzione di melatonina che viene favorita dal buio. Altri disturbi che si possono verificare sono il senso di stanchezza e l’irritabilità. Il consiglio di molti esperti è quello di non spostare le proprie abitudini in base al cambio di orario.
Ad esempio è importante mantenere il più possibile invariata l’ora in cui ci si sveglia al mattino, per non interrompere la regolarità del ciclo sonno-veglia. Questi in ogni caso sono piccoli inconvenienti che durano soltanto qualche giorno, e si torna alla normalità in meno di una settimana.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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