Il cardinale Gherard Ludwig Mueller ha ricevuto una missiva firmata dal pontefice argentino. Un testo di raccordo tra due visioni che apparivano inconciliabili. Il Papa ha scritto a Mueller soprattutto quanto segue: "Caro fratello, molte grazie per il tuo libro: il tuo testo sul post-sinodo mi piace".
L'ex vertice dell'ex Sant'Uffizio, nelle sue riflessioni librarie, che sono apparse anche sul National Catholic Register, ha annotato come il gesuita, non prestando il fianco alla spinta ultraprogressista, avesse posto le basi per una "riconziliazione". Tra chi? Tra quelli che, semplificando, vengono appunto chiamati "progessisti" e coloro che, al contrario, vengono definiti "tradizionalisti". Tra i favorevoli all'abolizione del celibato sacerdotale, dunque, e i contrari a qualunque velleità di riforma. Sullo sfondo, ma neppure troppo, c'è "Querida Amazonia", l'esortazione apostolica in cui Papa Francesco, secondo le previsioni dei più, avrebbe dovuto aprire ai "viri probati" e persino all'ordinazione di persone sposate. Non è andata così. Adesso i progressisti incalzano, mentre i conservatori plaudono. I piani risultano essere ribaltati.
È del resto un Papa Francesco diverso da quello che gli analisti avevano immaginato: Jorge Mario Bergoglio, dopo aver chiuso all'abolizione del celibato sacerdotale, ha offerto un assist al "fronte tradizionalista", che non può non constatare come il Santo Padre stia cercando quella che in gergo si chiama "quadra". Le affermazioni contenute nella lettera che l'ex arcivescovo di Buenos Aires ha inoltrato al porporato tedesco sono brevi, ma ricche di significato e molto utili in termini di retroscena. Perché il cardinale Gherard Ludwig Mueller, come altri alti prelati conservatori, si era distinto in queste fasi per il timore espresso nei confronti dello sconvolgimento della prassi: quella che regola la vita dei sacerdoti. Ma il teutonico è anche l'ecclesiastico che il Santo Padre non ha confermato alla guida della Congregazione per la Dottrina della Fede, preferendo la nomina di un gesuita. L'armonia, insomma, sembra essere stata ritrovata.
Il cardinal Robert Sarah e il papa emerito Joseph Ratzinger, seppur rispettando la subalternità gerarchica al Papa ed evidenziando il rapporto filiale con Bergoglio, hanno segnalato l'esistenza di un pensiero ortodosso in tema di celibato sacerdotale. "Dal Profondo del Nostro Cuore" può aver frenato le velleità dei progressisti. E magari anche quelle di Bergoglio. Ma queste sul "taglia fuori" operato nei confronti della visione papale sono solo supposizioni o al limite deduzioni. La missiva che Jorge Mario Bergoglio ha deciso di scrivere, invece, è sicuramente vera. Stando a quanto riportato da Il Corriere della Sera, Bergoglio ha optato per la lingua spagnola. Mueller, che in passato ha segnalato come qualche alto prelato lo volesse a capo di un gruppo di "anti-bergogliani", può dirsi soddisfatto.
I progressisti, però, potrebbero non mollare la presa.
Anzi, il "concilio interno" dell'episcopato tedesco può svolgere la funzione di acceleratore in materia di abolizione del celibato sacerdotale. Di questi tempi, però, il Papa ed il cardinale Rehinard Marx, che è il principale sostenitore di una riforma sul sacerdozio, sembrano essere in disaccordo.
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