Il suo vero nome sarebbe dovuto essere Tela Forte. Ma, come in tutte le grandi fiabe, qualcosa deve andare storto prima del lieto fine. E così Tela Forte è diventata Fortela. Questa però è l’attualità.
Per comprendere la storia di questo marchio, fondato da Alessandro Squarzi nel 2014, dobbiamo fare un piccolo salto nel passato. Nel 1992, a 27 anni, Squarzi inizia a lavorare come commesso in un negozio di Forlì e, poco dopo, diventa agente, non fermandosi mai e dando sempre una mano nel campo creativo.
Come riporta Arbiter, “grazie alla sua intraprendenza porta il fatturato dagli otto miliardi di lire iniziali a 50 milioni di euro in 13 anni. Poi, con amici, dà vita al marchio di jeans Dondup”. “Grazie a quest’ultima esperienza”, confida Squarzi a ilGiornale.it, “ho imparato dove e come realizzare un prodotto di qualità”. Era il 2011 ed era arrivato il momento di Tela Forte. O Fortela, come si chiama oggi (Guarda la gallery).
“In quegli anni”, racconta l’imprenditore, “era tutto molto commerciale, c’era poca ricerca e poca qualità. Cercavo dei prodotti che da noi non c’erano e che volevo ci fossero. Per questo ho voluto fondare Fortela. Ho circa 7mila capi vintage che ho raccolto in numerosi viaggi e da cui traggo ispirazione. Perché il mio obiettivo è questo: realizzare dei capi in grado di durare”.
Basta vedere le collezioni di Fortela per rendersene conto. In anni in cui i marchi optavano per grandi (e invadenti) loghi, Squarzi ha puntato tutto sulla semplicità e sulla tradizione – con filati e tessuti di ottima qualità – ma rivisitandola. Come nel caso dei jeans: “Sembrano dei vecchi Levi’s, ma hanno tessuti completamente diversi. Per comprendere questa diversità basta pensare che per realizzare un nostro jeans servono tre metri di tessuto, per gli altri uno e mezzo”.
E questo comporta non solo una differenza di prezzo, ma anche, e soprattutto, di vestibilità: “Anni dopo, riportato sul cartamodello, il nostro jeans è completamente diverso”. “E sai perché?” – ci chiede Squarzi – “Perché si modella sul corpo di chi lo indossa. In una parola, diventa suo”.
Lo stile di Fortela è un mix apparentemente eterogeneo che mischia elementi militari, western e del buon gusto italiano, come dimostra la collaborazione con il maglificio Ragno per realizzare delle maglie tubolari, ovvero senza cuciture, come nello stile degli anni Cinquanta e Sessanta.
L’obiettivo di Squarzi e di Fortela è quello di realizzare un prodotto in grado di rappresentare il meglio della tradizione italiana: “Oggi più che mai difendere le nostre eccellenze è
fondamentale. Vogliamo continuare a farlo soprattutto oggi, dopo che la filiera manifatturiera ha dovuto fermarsi. Dobbiamo tornare più forti e competitivi di prima, difendendo la qualità (e lo stile) italiani”, conclude Squarzi.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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