Ora la suora pro "sardine" sostiene l'edilizia Lgbtqi

Suor Giuliana Galli, con la Cirinnà e Luxuria, a sostegno della edilizia agevolata per la comunità Lgbt. La Chiesa verso la rivoluzione dottrinale

Ora la suora pro "sardine" sostiene l'edilizia Lgbtqi

L'edilizia sta evolvendo. A Torino, per esempio, si cerca di predisporre condizioni favorevoli per la comunità Lgbtqi. Solo che tra coloro che approvano, forse sarebbe meglio dire sostengono, questo genere di misure sperimentali c'è anche la suora pro "sardine". E questo, almeno da un punto di vista dottrinale, rischia di far discutere parecchio. "TO HOUSING è il nuovo co-housing sociale a Torino che accoglie le persone LGBT (lesbiche, gay, bisessuali e transessuali) in difficoltà e in condizioni di estrema vulnerabilità. Prima esperienza con queste caratteristiche in Italia, TO HOUSING può accogliere fino a 24 ospiti in 5 appartamenti di proprietà ATC non destinati alle graduatorie per le case popolari". Questo è parte di quello che si legge sul sito ufficiale della iniziativa. Il progetto, insomma, è di base un housing sociale riservato a quella comunità e non accessibile, dunque, a chiunque voglia.

Suor Giuliana Galli, che qualche settimana fa ha annunciato la sua adesione al movimento oppositivo al salvinismo, il "sardinismo" appunto, figura tra coloro che sono state chiamate a "bandire" durante un'asta di benificienza destinata a coadiuvare la pianificazione in oggetto. Stando a quanto riportato dall'edizione odierna de La Verità, peraltro, è lecito citare anche la senatrice Monica Cirinnà, quella della "piattaforma Cirinnà", e Vladimir Luxuria, tra coloro che hanno presenziato. Le posizioni dell'esponente del Partito Democratico e dell'ex parlamentare di Rifondazione Comunista sono conosciute: entrambe cavalcano da anni le cosiddette "istanze Lgbt" ed entrambe fanno parte di quello che viene chiamato "fronte progressista". La Chiesa cattolica, invece, perseguirebbe una visione del mondo un po'diversa. Per quanto in questi anni si sia parlato di aperture - si pensi alle tesi del gesuita e consultore della Segreteria per la Comunicazione James Martin o alla pastorale per gli omosessuali promossa anche dal cardinal Matteo Maria Zuppi - la linea ufficiale sarebbe quella catechetica. Jorge Mario Bergoglio è un Papa riformista, ma il pontefice anche ribadito come per gli omosessuali non ci sia spazio all'interno dei seminari. Il fatto che Suor Giuliana abbia voluto prendere parte alla rassegna tenutasi lo scorso 13 dicembre, insomma, potrebbe essere criticato in punta di dottrina. Ma è noto pure come negli ambienti ecclesiastici qualcuno spinga per la rivoluzione dottrinale.

Siamo alle solite, quindi. Da una parte un emisfero cattolico e tradizionalista, che cerca di porre un freno a quelle che vengono considerate delle vere e proprie "fughe in avanti", dall'altra la prossimità di alcuni ambienti ecclesiastici con delle realtà, anche associative, che magari alcuni anni fa sarebbero state difficilmente frequentate da persone consacrate. La dialettica è davvero interessante, perché può contribuire agli sviluppi dei prossimi anni venturi. Il "concilio interno" della Chiesa tedesca, per esempio, sta cercando di normalizzare il rapporto con l'omossesulità. I vescovi tedeschi hanno definito quella omosessuale una delle tendenze possibili.

Siamo ad uno spartiacque? Le direzioni in campo sono molteplici. Intanto Suor Giualana Galli è d'accordo con l'edizia agevolata per le persone Lgbtqi. Un altro piccolo passo verso il "cambiamento". E un altro motivo per i conservatori per criticare certe tendenze.

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