Da Orte a Roma sul treno "palla di neve": ​il viaggio dei pendolari è da incubo

Il viaggio-denuncia dei pendolari di Orte sui vagoni ghiacciati e pieni di neve: "Anche noi vogliamo essere rimborsati, Trenitalia chieda scusa"

Da Orte a Roma sul treno "palla di neve":  ​il viaggio dei pendolari è da incubo

Ancora disagi per il maltempo sulla circolazione ferroviaria in tutta Italia e a farne le spese sono soprattutto i pendolari.

“Ieri abbiamo rischiato che qualcuno si facesse male”, racconta a ilGiornale.it Paolo Ottaviani, del Comitato Pendolari Orte. Come se non bastassero i ritardi, i passeggeri del treno regionale veloce 2321 proveniente da Ancona e diretto a Roma Termini sono stati costretti a viaggiare con sciarpe e cappotti per la presenza di neve e ghiaccio all’interno del convoglio. Il treno arrivato ad Orte con 75 minuti di ritardo “si presentava con due carrozze completamente ghiacciate e con neve all’interno dei vagoni”, si legge nella denuncia pubblicata sul sito internet del comitato, tanto da guadagnarsi immediatamente il titolo di “carro frigo”.

"Per liberare le porte bloccate dalla neve e consentire ai passeggeri di scendere è dovuto intervenire il capotreno", racconta il portavoce del Comitato. Mentre nelle carrozze libere dal ghiaccio “il riscaldamento non riusciva a portare la temperatura interna a valori accettabili” e così studenti e lavoratori sono stati costretti a viaggiare imbacuccati. “Si slitta lungo il corridoio”, commenta una passeggera in un video messo in rete per documentare le condizioni di viaggio a dir poco estreme. “I viaggiatori hanno segnalato anche pericolose formazioni di ghiaccio in prossimità dei passaggi di intercomunicazione tra un vagone e l’altro”, si legge nella lettera aperta dei pendolari che ora pretendono le scuse di Trenitalia e della Regione Lazio.

“Questo non è modo di trattare i passeggeri, non pretendiamo sedili in pelle, televisori, collegamento wi-fi o altri lussi presenti sui treni Alta Velocità, ma soltanto di viaggiare in modo sicuro e dignitoso”, scrivono i passeggeri che oltre al danno, lamentano anche la beffa. “A differenza di chi viaggia sull’Alta Velocità noi non saremo risarciti perché paghiamo l’abbonamento”, spiega Ottaviani. Tanti, in questi giorni di caos, anche i “treni fantasma”, denuncia il rappresentante dei pendolari di Orte. Collegamenti che venivano annunciati sul tabellone per poi sparire subito dopo.

I viaggiatori ora chiedono di essere rimborsati e “che vengano applicate le penali su Trenitalia”. “Oggi la situazione è più tranquilla – prosegue Ottaviani – ma il viterbese resta ancora completamente bloccato”. “Per ora non abbiamo riscontri di ghiaccio o neve presente su altri convogli” ma i disagi di ieri sono senz’altro il risultato della “scarsa manutenzione”, denuncia.

“Nel Lazio la circolazione ferroviaria regionale sta proseguendo secondo il programma stabilito ieri sera in base allo stato di emergenza per gelo emanato alla luce del bollettino meteo della Protezione Civile”, ha scritto ieri in una nota Rfi che ha assicurato una “particolare attenzione al trasporto pendolare” con “un 20% di corse in più attestando l'offerta al 70% di quella ordinaria". Le condizioni di viaggio, però, lasciano decisamente a desiderare.

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