Padova, abusi sessuali dei profughi sulle lavoratrici coop

Scandalo a Bagnoli: il sindaco e i sindacati sporgono denuncia in prefettura contro alcuni richiedenti asilo autori di ripetute violenze e abusi sulle donne

Padova, abusi sessuali dei profughi sulle lavoratrici coop

A sporgere denuncia si sono presentati anche il primo cittadino e i rappresentanti sindacali. Perché quella sequela di abusi e molestie sessuali era davvero insopportabili. Protagonisti alcuni migranti ospitati nel campo profughi di Bagnoli, in provincia di Padova. E, loro malgrado, le dipendenti delle coop che si occupano dell'accoglienza.

Come racconta Il Mattino di Padova, sarebbero ormai diverse le lavoratrici impiegate nel centro di accoglienza che ospita più di 800 richiedenti asilo che sarebbero state oggetto di sgradite "attenzioni" da parte degli stranieri. Tutto è cominciato con insulti e frasi allusive, poi si è passati ai gesti osceni e infine i più facinorosi si sono anche resi protagonisti di vere e proprie aggressioni.

Nessuna delle donne, però, ha ancora trovato il coraggio di sporgere querela, perché quasi tutte temono il licenziamento.

La situazione si è deteriorata al punto tale che, spiega la stampa locale, venerdì scorso sono intervenuti il sindaco di Bagnoli Roberto Milan e una sindacalista di Labor - la sigla autonoma che sta seguendo la vicenda.

I due hanno incontrato il vicario del prefetto di Padova che detiene la delega all'immigrazione e hanno richiesto un intervento dell'autorità e un aumento del personale addetto alla sicurezza dei lavoratori.

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