Il Corpo forestale dello Stato ha sequestrato ingenti quantitativi di vino Amarone della Valpolicella, contraffatto sia nella natura sia nell'origine, all'interno di un punto vendita di Padova di una catena della grande distribuzione durante il "black friday", giornata dedicata a promozioni eccezionali diffusa negli Stati Uniti e successivamente anche in altri Paesi.
In sostanza semplice vino da tavola veniva commercializzato come Amarone, confezionato con capsule prive di contrassegno Icqrf e con contrassegno "zecca dello Stato" e etichetta falsificati. Il prodotto era presente in diversi punti vendita del nord Italia della catena della grande distribuzione che, a seguito del provvedimento, lo sta ritirando dal commercio. Le indagini, tuttora in corso, mirano a individuare le responsabilità all'interno di una vasta rete criminale estesa sul territorio nazionale: le attività investigative hanno infatti visto la collaborazione dei Comandi provinciali di Venezia, Padova, Brescia, Modena, Vicenza, Roma e Taranto.
I reati ipotizzati sono: contraffazione di sigilli destinati a pubblica certificazione, frode in commercio, commercio di prodotti con segni falsi aggravato dall'utilizzo di una denominazione di origine protetta.
Alle indagini ha collaborato Siquria, l'organo tecnico che si occupa ufficialmente della certificazione del
vino Amarone della Valpolicella. Il Comando Provinciale di Verona ha comunicato che dai primi accertamenti di laboratorio già eseguiti sul vino sequestrato non sussiste alcun pericolo per la salute pubblica.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.