Palermo, record di pass per disabili intestate ai defunti

Il disabile muore, ma i parenti continuano ad utilizzare il pass auto senza restituirlo: ecco le scoperte dell'ufficio anagrafe del Comune

Palermo, record di pass per disabili intestate ai defunti

Non è la prima volta e non sarà l'ultima. In un'altra grande città italiana esplode il caso dei pass auto per disabili utilizzati illegalmente dai parenti di un disabile che è defunto da tempo.

Una delle truffe più odiose, perché specula sulla disgrazia altrui a scapito di chi a quei privilegi avrebbe diritto davvero. Stavolta è accaduto a Palermo, dove un'indagine dell'ufficio anagrafe ha recentemente svelato che ben 870 permessi auto per disabili appartengono a persone che non sono più in vita da tempo. E solo 50, per contro, le famiglie che dopo la diffida del Comune hanno acconsentito a riconsegnare il permesso.

Si tratta di un permesso molto ambìto, racconta l'edizione palermitana di Repubblica, poiché garantisce l'accesso alla Ztl, consente di parcheggiare sulle strisce gialle e blu e di transitare sulle corsie preferenziali. Ed è per questo, forse, che anche gli abusi crescono in maniera esponenziale. Nel 2015 i pass validi erano 16.500, mentre ora sono scesi a 13083 dopo un doveroso repulisti della banca dati.

Molto spesso, spiegano dalla polizia municipale, quando i truffatori vengono fermati senza il disabile a bordo si giustificano spiegando che il legittimo titolare del pass è appena sceso dalla macchina. Ma grande è la sorpresa quando scoprono che gli agenti sanno già della scomparsa del congiunto, magari risalente a diversi mesi prima.

E c'è un dato, infine, che fa

forse riflettere più di altri. Da quando, lo scorso ottobre, è entrata in vigore la zona a traffico limitato nel centro cittadino, la richiesta dei permessi è qausi raddoppiata: almeno un migliaio dalla scorsa primavera.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica