Pamela Mastropietro, Innocent Oseghale si dispera: "Voglio abbracciare mia figlia"

Innocent Oseghale, detenuto ad Ascoli per l'omicidio della 18enne romana ha parlato col il suo avvocato e ha confidato di voler abbracciare la propria famiglia

Pamela Mastropietro, Innocent Oseghale si dispera: "Voglio abbracciare mia figlia"

Innocent Oseghale, l'uomo accusato di ucciso e poi aver smembrato il corpo di Pamela Mastropietro, è rinchiuso nel carcere di Marino del Tronto (Ascoli Piceno). Nel carcere si è sfogato con il suo legale, Simone Matraxia.

L'incontro in carcere

Il nigeriano è da 21 giorni detenuto con le accuse di omicidio, vilipendio, distruzione e occultamento del cadavere. Periodo nel quale non ha mai smesso di ribadire che "la ragazza è morta per un'overdose, io non l'ho uccisa". La seconda autopsia però ha evidenziato due ferite da coltello a fegato e tempia inferte quando Pamela era ancora in vita. Il 29enne nel corso delle indagini è anche stato spostato di penitenziario perché - secondo gli inquirenti - non era opportuno, che l'uomo rimanesse vicino ai due connazionali Desmond Lucky, 22 anni, e Lucky Awelima, 27 anni, indagati con le stesse accuse.

Dal carcere si inoltre confidato con l'avvocato Matraxia, al centro delle cronache per gli insulti e le minacce ricevute dopo aver accettato il ruolo di difensore del nigeriano.

Il legale - come riporta Leggo - ha dichiarato che duranto un incontro Oseghale gli avrebbe confidato che "vorrei riabbracciare mia figlia e la mia compagna". Il primo segno di umanità mostrato dal ragazzo dopo i tremendi fatti che lo vedono protagonista.

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