Papa Francesco ha annunciato la creazione di quattordici nuovi cardinali. La notizia era nell'aria da un po'. Si attendevano solo i nominativi. Il prossimo 29 giugno si terrà il concistoro.
Scelte, quelle comunicate oggi dal pontefice argentino, che vanno nella direzione di una Chiesa sempre più aperta alle realtà periferiche del mondo ecclesiastico. "La loro provenienza - ha sottolineato il Papa durante la preghiera Regina Coeli di oggi - esprime l’universalità della Chiesa che continua ad annunciare l’amore misericordioso di Dio a tutti gli uomini della terra". E ancora:"L’inserimento dei nuovi cardinali nella diocesi di Roma, inoltre, manifesta l’inscindibile legame tra la sede di Pietro e le Chiese particolari diffuse nel mondo". Il conclave, come accade sotto ogni pontificato, diviene sempre più "a immagine e somiglianza" del Papa regnante. Undici dei nuovi cardinali sono da considerare elettori. Tre, avendo superato gli ottant'anni d'età, faranno parte del collegio dei non elettori, che diventeranno così 101.
Tra i nuovi porporati troviamo Louis Raphaël I Sako – Patriarca di Babilonia dei Caldei, Monsignor Luis Ladaria Ferrer, che è succeduto al cardinale tedesco Mueller alla guida della Congregazione per la Dottrina della Fede dopo il mancato rinnovo dell'incarico, mons. Angelo De Donatis, che è il vicario di Bergoglio per la diocesi di Roma, monsignor Giovanni Angelo Becciu, che è il Sostituto per gli Affari Generali della Segreteria di Stato e Delegato Speciale presso il Sovrano Militare Ordine di Malta e il cardinale peruviano Pedro Barreto, arcivescovo di Huancayo. Nell'elenco ci sono anche monsignor Konrad Kraiewski, che svolge la funzione di Elemosiniere pontificio; mons. Joseph Coutts, che è l'arcivescovo di Karachi; mons. Antonio dos Santos Marto, vescovo della diocesi portoghese di Leiria-Fatima; mons. Désiré Tsarahazana, che è l' arcivescovo di Toamasina; Giuseppe Petrocchi, arcivescovo dell'Aquila e Thomas Aquino Manyo Maeda, arcivescovo in Giappone, ad Osaka.
I tre i cardinali non elettori saranno invece mons. Sergio Obeso Rivera, che è arcivescovo Emerito di Xalapa, mons. Toribio Ticona Porco, che è un prelato emerito di Corocoro e padre Aquilino Bocos Merino, un Claretiano. Niente Venezia, quindi. Il patriarca della città veneta, per tradizione, è sempre stato creato cardinale, ma non è ancora arrivato il turno di Francesco Moraglia. Qualcuno vocifera che Papa Bergoglio abbia intenzione di "rompere" anche questa storica consuetudine. Nell'elenco manca anche l'arcidiocesi di Bologna.
Il conclave del futuro prende forma. Il quarto concistoro previsto da Papa Francesco estende ancora di più la "proporzionalità" delle realtà ecclesiastiche rappresentate. I porporati elettori diventano così centoventisei.
Circa il 10% di questi sono stati creati da San Giovanni Paolo II. Quarantasette, invece, è il numero dei cardinali creati da Benedetto XVI. Cinquantanove, con gli undici annunciati oggi, sono i porporati elettori divenuti tali sotto il pontificato di Bergoglio.
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