Papa Francesco ha invitato i fedeli di tutto il mondo a pregare contro gli attacchi del diavolo. La Chiesa cattolica, per il pontefice argentino, ha bisogno di essere messa al riparo dall'opera del "grande accusatore", che starebbe lavorando per dividere le istituzioni ecclesiastiche, tanto "da Dio" quanto "tra di loro", specie durante questo "momento di turbolenza".
Quella di Bergoglio è una sorta di rivalutazione dottrinale. Domandare ai cattolici di chiedere l'intercessione della Santa Madre di Dio e di San Michele Arcangelo contro il demonio, per l'intero mese di ottobre, non è un fatto usuale. La preghiera indicata da Francesco è già stata definita "speciale" e "globale". Ma il fine è almeno duplice: l'appello rivolto al "popolo di Dio" è sì necessario per tutelare la Chiesa "dagli attacchi del maligno", ma anche per "renderla allo stesso tempo sempre più consapevole delle colpe, degli errori, degli abusi commessi nel presente e nel passato e impegnata a combattere senza nessuna esitazione perché il male non prevalga".
Il Santo Padre, per il secondo scopo citato, è sembrato riferisi agli scandali emersi durante questi mesi. Quelli relativi agli abusi ai danni di minori e/o degli adulti vulnerabili. Poi c'è chi starebbe provando a separare i cattolici dall'interno. Magari con attacchi diretti allo stesso ex arcivescovo di Buenos Aires. Qualcuno ha interpretato questa iniziativa come una vera e propria replica spirituale alle accue avanzate da monsignor Carlo Maria Viganò, che nel frattempo è tornato a dire la sua attraverso la pubblicazione di un nuovo documento. Da un punto di vista pratico, invece, dovrebbe essere un documento a mettere la parola fine a questa vicenda. Sono in arrivo dei "chiarimenti" riguardanti il caso dell'ex cardinale Theodore McCarrick. L'ecclesiastico che, secondo quanto raccontato da Viganò, sarebbe stato "coperto" nonostante i suoi "comportamenti inappropriati".
Lo stesso vescovo di Roma è in prima linea in questa "battaglia" contro il diavolo. Una nota pubblicata e diffusa dalla sala stampa del Vaticano ha reso noto che Bergoglio "ha incontrato padre Fréderic Fornos, direttore internazionale della Rete Mondiale di Preghiera per il Papa e gli ha chiesto di diffondere in tutto il mondo questo suo appello a tutti i fedeli, invitandoli a concludere la recita del Rosario con l’antica invocazione 'Sub Tuum Praesidium', e con la preghiera a San Michele Arcangelo che ci protegge e aiuta nella lotta contro il male". La Santa Sede ha voluto ribadire che: "la preghiera" rappresenta "l’arma contro il Grande accusatore che 'gira per il mondo cercando come accusare'". E ancora: "Solo la preghiera lo può sconfiggere.
I mistici russi e i grandi santi di tutte le tradizioni consigliavano, nei momenti di turbolenza spirituale, di proteggersi sotto il manto della Santa Madre di Dio pronunciando l’invocazione 'Sub Tuum Praesidium'".Il diavolo, per il pontefice, sta muovendo le sue truppe per dividere la Chiesa, gli ecclesiastici e i fedeli. Pregare è l'arma individuata per combattere.
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