Parla ancora l’antifascista Ivano: "Accogliere i migranti? È solo una cosa di buon senso"

Ivano Ciccarelli è diventato una "star" del web della sinistra per avere manifestato a Rocca di Papa contro CasaPound e a favore dei profughi in arrivo

Parla ancora l’antifascista Ivano: "Accogliere i migranti? È solo una cosa di buon senso"

Ivano Ciccarelli ha 58 anni ed è disoccupato da otto. Lo racconta lui stesso, intervistato dall’inviata de La Repubblica che è andata a conoscerlo. Lui, il nuovo "paladino" della sinistra italiana” per aver manifestato a Rocca di Papa in favore dei migranti in arrivo, e contro la protesta di CasaPound, facendo "comizio" che ha (ri)acceso i rossi animi.

"Io non sto su Facebook, non ho WhatsApp, non ho email e ho un telefono che sta andando a fuoco. Sono un po’ antico. Non mi spiego questo successo sul web, ma evidentemente la gente ha bisogno di queste parole che nessuno dice. A cominciare da quella che continuano a chiamare sinistra. La politica ce l’ho dentro, quella del lavoro e dell’occupazione: ci sto dentro fino alle mutante". dice alla cronista, dopo aver ripercorso il suo sentito intervento in diretta televisiva su La7, durante la trasmissione In Onda.

Quando, appunto, parlò così: "Il perché siamo qui penso che tutti i telespettatori lo sappiano: quella gente lì è un gruppo di fascisti, non so neanche se è un gruppo della zona, e stanno qui per manifestare contro la venuta di questi poveracci che oltre a essersi fatti la navigata, ora si fanno dieci ore di pullman e quando arrivano qua si devono godere pure questa rottura di coglioni dei fascisti che stanno dell’altra parte. Quelle dieci quindici persone là".

L'antifascista Ivano pro migranti

Nel servizio per RepTv, Ciccarelli parla di sé: "Io penso di essere uno dei tanti antifascisti ai Castelli Romani, uno qualsiasi. Cresciuto da un padre operaio e una madre bracciante agricola, che mi hanno insegnato innanzitutto il rispetto degli altri; è più forte di me e non conosco altri modi per andare avanti".

E poi: "La questione è semplice: arrivano cento disgraziati sfortunati dalla parte forse più sfortunata del mondo, che si sono fatti già un paio di settimane a mollo su una catapecchia. Poi sono stati fermi giorni in un porto dieci giorni, poi dieci ore di pullman e dulcis in fundo, quindici deficienti gli dicono ‘andatevene, andatevene’. Sono cose brutte, che vanno al di là delle idee e dei valori. È il buon senso che dovrebbe muovere tanta più gente".

Infine, per l’antifascista Ivano, "gli

immigrati sono un falso, falsissimo problema. Purtroppo anche persone a me vicine hanno il terrore dell’immigrato: è una paura intima perché temono che gli verrà sottratto qualcosa per darlo a questi qua".

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