Parla una delle ragazze dei Parioli: "Così sono diventata una baby squillo"

Parla in aula una delle due ragazzine che si prostituivano per imprenditori e funzionari: "Su internet ho trovato un annuncio che prometteva soldi facili"

Parla una delle ragazze dei Parioli: "Così sono diventata una baby squillo"

Era il 2013, quando a Roma scoppiò il caso delle baby squillo dei Parioli, due ragazzine minorenni che venivano fatte prostituire per i clienti della zona chic della Capitale. Ora, a distanza di 6 anni, una delle ragazze è tornata in aula, per testimoniare in uno dei processi ancora pendenti, che riguardano quell'indagine.

L'imputato è un imprenditore, accusato di atti sessuali con minore. Uno dei clienti della baby squillo, che all'epoca aveva 15 anni. Nel corso del processo, la ragazzina ha raccontato, secondo quanto riporta Repubblica, i mesi in cui è stata vittima di quegli uomini che l'hanno fatta prostituire.

"All'epoca ero molto più piccola, è passato tanto, tanto tempo, quindi molti ricordi li ho anche cancellati proprio perché comunque non sono ricordi piacevoli", avrebbe detto la ragazza in aula, quando le è stato chiesto di raccontare le vicende di 6 anni fa. "Nel 2013 ho iniziato a cercare su internet modi per fare soldi- avrebbe rivelato durante la testimonianza-ed è iniziata questa cosa della prostituzione. Mi sembra che ho trovato un annuncio che diceva "se vuoi fare soldi facilmente", una cosa del genere". Così la 15enne sarebbe entrata in contatto coi due uomini che organizzavano gli incontri a lei e all'amica.

Sembra che a uno di loro la ragazza desse anche dei soldi: inizialmente si trattava di una percentuale, mentre "nell'ultimo periodo era come un fisso riferito alla casa". I clienti, infatti, incontravano spesso le baby squillo in un appartamento, che l'uomo aveva affittato ai Parioli. La ragazzina, poi avrebbe confessato di aver iniziato, in quel periodo a fare uso di sostanze stupefacenti: "È stata un'escalation.

Da quello che poteva essere una canna fino poi alla cocaina. Adesso ho smesso". La madre, intanto, aveva iniziato ad avere sospetti, visto il carattere della ragazza, sempre più irritabile, e le sue assenze da scuola.

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