È stato arrestato giovedì sera a Parma un cittadino straniero di nazionalità albanese, intercettatato dalle forze dell’ordine mentre stava cercando di commettere l’ennesimo furto.
Soltanto un’ora prima, infatti, una richiesta d’intervento era stata inoltrata alle autorità locali. Due uomini, dopo aver messo fuori uso un impianto d’allarme ed essere riusciti a sfondare una porta finestra, si erano introdotti in due appartamenti di una palazzina di via Battaglia di Fornovo.
Il bottino, tuttavia, non deve esser loro bastato perché, a distanza di breve tempo, la coppia di malviventi ha deciso di tentare un nuovo colpo.
Intorno alle 19:30, infatti, una nuova chiamata è pervenuta agli uomini della questura, stavolta proveniente da in Via Abbeveratoia. I due ladri si erano appena introdotti in un cortile privato, decisi ad arrampicarsi sulle grondaie per raggiungere una nuova abitazione da derubare.
Provvidenziale l’intervento di alcuni abitanti del palazzo i quali, oltre a contattare le forze dell’ordine, sono riusciti anche a mettere in fuga uno dei malviventi. Quando gli agenti di polizia hanno raggiunto il luogo segnalato rimaneva infatti soltanto il 30enne di nazionalità albanese, sorpreso mentre stava cercando di scendere da uno dei balconi del condominio.
I poliziotti sono immediatamente accorsi per bloccare la fuga del criminale, che ha opposto una strenua resistenza. Deciso a non farsi prendere, l’albanese si è scagliato come una furia contro gli uomini in divisa, aggredendoli. Si è dunque originata una colluttazione ed alcuni agenti, presi a calci e pugni dal facinoroso, hanno riportato serie ferite.
Nonostante le difficoltà incontrate, i poliziotti sono riusciti a bloccare e ad arrestare il 30enne, caricato poi sulla volante e portato negli uffici della questura di Parma. Dopo essere stato identificato, l’albanese è risultato essere un pregiudicato, trovato già in precedenza in possesso di strumenti da scasso. Proprio per questa ragione, nel 2016, l’uomo era stato espulso dal nostro territorio nazionale con tanto di divieto di ritorno.
Un provvedimento risultato pressoché inutile. Dopo aver cambiato le proprie generalità in Albania, il criminale aveva tranquillamente fatto ritorno in Italia per ricominciare a delinquere.
A seguito di una perquisizione, è stato trovato in possesso di alcune paia di guanti, una torcia e dei cacciaviti. Non solo. L’uomo aveva con sé anche buona parte della refurtiva, ovvero una fede del valore di 15mila euro, un orologio di marca Sector e diversi preziosi in oro.
Con l’accusa di furto aggravato in concorso, ricettazione, violazione del divieto di rientro in Italia e resistenza e lesioni a pubblico ufficiale, l’albanese è finito dietro le
sbarre e con ogni probabilità sarà nuovamente espulso.Ancora nessuna notizia in merito all’altro ladro, riuscito a far perdere le proprie tracce. Gli inquirenti sono attualmente impegnati nella sua ricerca.
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