Momenti di puro terrore si sono vissuti nel pomeriggio di ieri all'interno del carcere di via Burla a Parma a causa di un detenuto marocchino che ha messo a serio rischio la vita di numerose persone, tra cui quelle degli agenti della polizia penitenziaria intervenuti per bloccare il nordafricano.
Lo straniero, che si trova nel reparto di Media sicurezza, per motivi ancora da chiarire avrebbe prima tentato di barricarsi nella sua cella mettendo degli oggetti personali dinanzi alle sbarre e poi avrebbe cercato di dare fuoco agli stessi. Un’azione di follia, un gesto di protesta o un piano per tentare una improbabile fuga: ancora non si sa del perché dell'atto. Quel che è certo è che è subito scattato l’allarme.
In pochi attimi i poliziotti sono intervenuti per cercare di ristabilire l'ordine. Ma non è stato facile. Come prima cosa, gli agenti hanno dovuto rimuovere gli oggetti posizionati dal detenuto. Una volta dentro la cella, la situazione è peggiorata. Il marocchino, completamente fuori di sé, si è scagliato contro i poliziotti riuscendo a colpirne diversi.
L’extracomunitario, con grande fatica è stato bloccato e trasportato nel reparto riservato all'isolamento. Il detenuto, però, ha continuato con il suo comportamento violento tanto da offendere verbalmente i poliziotti, provando di nuovo ad aggredire fisicamente gli uomini delle forze dell’ordine.
Otto agenti sono stati costretti a ricorrere alla cure del Pronto soccorso dell'Ospedale Maggiore di Parma a causa dei colpi presi dal marocchino. Secondo le prime informazioni, uno dei feriti avrebbe riportato un trauma cranico e lesioni agli arti inferiori: sarebbe grave ma non in pericolo di vita.
"Ormai è un bollettino di guerra – ha dichiarato il sindacato di polizia penitenziaria Osapp - un episodio gravissimo che si aggiunge alle aggressione subite dal personale di Polizia Penitenziaria nei mesi scorsi”. Secondo il sindacato, si ripropongono le problematiche già segnalate''in materia di gestione di talune tipologie di detenuti, sui mancati trasferimenti dei detenuti facinorosi che si sono resi responsabili di aggressioni ai danni della Polizia Penitenziaria, da parte del Provveditorato Regionale e desta grandi preoccupazioni l’inerzia dell’Amministrazione Centrale (Dap) che soltanto con dichiarazioni sommarie vorrebbe affrontare l’annosa questione delle aggressioni e degli eventi critici nelle carceri Italiane ai danni della Polizia Penitenziaria''. L’Osapp rincara la dose e rimarca che la polizia penitenziaria ogni giorno continua a svolgere il suo compito istituzionale ''con una cronica carenza di uomini e mezzi''.
Sulla gravissima violenza accaduta nel carcere di Parma è intervenuto anche il leader della Lega Matteo Salvini che ha commentato chiedendo l’intervento del ministro Bonafede: "Otto agenti feriti da un detenuto nel carcere di Parma: è l'ennesima aggressione ai danni di donne e uomini della Polizia Penitenziaria.
In Emilia-Romagna ho segnalato la pessima situazione delle case circondariali di Reggio Emilia, Modena e Bologna. Chiedo ufficialmente un intervento al Guardasigilli: ha il dovere di difendere chi indossa la divisa e rischia la vita per la sicurezza dei cittadini".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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