Il parroco anti-immigrazione: ​"Non possiamo farci calpestare"

Don Luca Pastore, parroco della Val Soana (Ingria, Ronco e Valprato) e di Spineto, al convegno della Lega Nord: " La carità vera si fa in casa, guardando alle nostre famiglie e ai nostri giovani"

Il parroco anti-immigrazione: ​"Non possiamo farci calpestare"

Parlare chiaro, anche sull'immigrazione. Don Luca Pastore, parroco della Val Soana (Ingria, Ronco e Valprato) e di Spineto, ieri sera era ospite al convegno sull’emergenza immigrazione organizzato dalla Lega Nord Canavese. "Come parroci - ha detto - forse è bene che entriamo nelle dinamiche di chi non ha voce, di chi ha bisogno, delle famiglie che non riescono ad arrivare a fine mese. Non possiamo buttare nel cestino la nostra storia e le nostre tradizioni. Non possiamo farci calpestare. La carità vera si fa in casa, guardando alle nostre famiglie e ai nostri giovani".

Nel Canavese, come spiega La Sentinella, sono molti i preti che si sono schierati dalla parte dei migranti, mettendo anche a disposizione diversi locali per l'accoglienza dei richiedenti asilo. Don Luca però no. Lui va controcorrente. E decide di schierarsi "prima" dalla parte degli italiani. Spiegando che la prima carità è quella che si va verso il proprio prossimo più prossimo.

"La storia ci insegna che le migrazioni di massa interessano sempre territori in grande crescita economica, con una forte domanda di lavoro - ha detto il prete - , ma l’Italia non offre assolutamente quelle condizioni, anzi, sta ancora vivendo gli effetti di una crisi gravissima. Ciò si traduce in una mancanza di offerte di lavoro adeguate a consentire l’integrazione di questa massa di persone che è affluita in questi ultimi anni".

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