Parte il folle "No Meloni Day", Fiorello libero e Bersani: quindi, oggi...

Quindi, oggi...: la mossa degli studenti milanesi, la rivolta contro Fiorello e la formazione del governo

Parte il folle "No Meloni Day", Fiorello libero e Bersani: quindi, oggi...

- Torniamo sulla questione dei Renzi assolti perché “il fatto non costituisce reato”. Domanda: chi ha sbagliato, in questo caso il pm, paga?

- Degli studenti milanesi stanno organizzando il “No Meloni Day”. Questo dimostra, se mai fosse necessario, che l’opposizione di certi fricchettoni non è mai nel merito delle cose. Ma solo “ad personam”. Vorrei ricordare agli alunni di ogni ordine e grado che in un Paese democratico governa chi vince, anche se non piace a voi. È il caso di ripassare un po’ di educazione civica.

- Il Coordinamento dei collettivi studenteschi, che ha ideato quell'idiozia de No Meloni Day, scrive: "Queste elezioni hanno visto vincere una maggioranza che rappresenta tutto il marcio di questo sistema: mentre questo governo guarda con nostalgia al passato, il presente a noi sta stretto, e ci riprendiamo il futuro. Scendiamo in piazza contro questo governo di rigurgiti del ventennio". Piccolo problema, miei cari: "questo governo" ancora non c'è. E voi già protestate? La verità è che state protestando contro il risultato delle elezioni (Meloni ha vinto) e questo è il più antidemocratico dei comportamenti.

- Finalmente qualcuno, in questo caro Repubblica, si accorge che la Serie A ha perso 60 gol nelle ultime 100 gare rispetto alle precedenti. Un calo allarmante, ma che non racconta tutto. La verità è che gli highlight non solo sono sempre più corti, ma contengono anche azioni che tutto sono meno che azioni da gol. Una roba imbarazzante. Il nostro calcio è lento, noioso, giocato da calciatori bravini ma mediocri, nessuno che tenta di superare l’uomo, infinite “costruzioni dal basso” che non portano da nessuna parte, squadre che fanno 2-3 tiri in porta a partita se va bene. Guardatevi un paio di partite di Premier League o anche della Bundesliga: corrono, provano a vincere, attaccano. Cambiate il calcio italiano, o morir

- Che le sanzioni alla Russia possano diventare un “boomerang”, cioè una cosa che ti torna indietro, non è l’opinione di Lorenzo Fontana. È un fatto diciamo "tecnico". Per caso vi siete accorti delle bollette? Ecco: quello è il famoso “boomerang”, giusto o meno che sia sanzionare Putin.

- il comunicato di Meloni, dopo gli audio rubati a Berlusconi, sono molto chiare: o si fa come dico io, oppure niente. Discutibile, ma comunque coraggioso.

- Intervista alti e bassi di Oliviero Toscani. Sulla foto di Mussolini al Mise dice: “Le immagini servono a ricordare il nostro passato. Vanno tenute perché fanno riflettere su quello che eravamo. Non bisogna cancellare il passato”. Poi sbraca al suo solito insultando senza motivo Giorgia Meloni, che “non sopporto anche esteticamente” ed è la Wanna Marchi della politica: “Mi dà fastidio come parla, strabuzzando gli occhi, come posseduta. È tutta sbagliata, è la regina di coattonia”. Eppure aveva iniziato così bene

- Fiorello fa ascolti. La Rai lo vuole piazzare sul primo canale togliendo un po’ di spazio all’informazione del mattino del Tg1 (zzzzzzzzz) e l’Usigrai s’infuria. Quel carrozzone si merita questo, un Paese normale no. Aridatece Fiorello.

- Un migrante di origini marocchina, di appena 12 anni, è stato per l’ennesima volta fermato per rapina. Quattro volte in sette giorni. Il problema è che non è imputabile perché troppo giovane. Quindi gli agenti lo fermano, lo liberano, lo affidano a una comunità e lui ricomincia daccapo. Mi pare che in questo sistema di integrazione ci sia una falla. E bella grossa.

- Ho sentito dire ad Aldo Cazzullo, ottimo giornalista, che “gli italiani non hanno una memoria esatta di quello che è stato il fascismo”. Va bene, ok. Ma di chi sarebbe la colpa? Di Fontana? Di La Russa? No, della scuola. E non mi pare che nei libri scolastici si insegni che il Duce era una brava persona. Non sarà, invece, magari, che vi fissate troppo su un qualcosa che non tornerà?

- Vorrei far notare che ieri, in sintesi, Bersani ha detto che

sostanzialmente Fratelli d’Italia è “fuori” dalla Repubblica perché non è erede dei partigiani antifascisti. Alla faccia della pacificazione. Ps: però Gianfranco Fini, quando faceva cadere i governi di centrodestra, vi piaceva. Vero?

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica