Era ricercato da tempo e su di lui pendeva un mandato di arresto internazionale emesso dalla procura generale di Milano su richiesta dei carabinieri del comando provinciale. È finita la latitanza di Andrea Casieri, 43 anni, pregiudicato, condannato a quattro anni e nove mesi di reclusione per resistenza e violenza aggravate a pubblico ufficiale e illecito utilizzo di mezzi di travisamento in manifestazioni pubbliche. Casieri è stato fermato a Comus, piccola cittadina montana della Francia sud-occidentale. Il 43enne risulta essere coinvolto in diversi episodi criminali, commessi tra il 2010 e il 2015, compresi quelli violenti registrati il primo maggio 2015 da parte del "blocco nero" nell'ambito delle manifestazioni "No Expo".
L’uomo è noto alle forze dell’ordine come militante in movimenti anarchici e antagonisti e, in passato, aveva già scontato un periodo di restrizione cautelare, come gli altri giovani coimputati. Al termine dell'iter giudiziario, e quindi all'emissione dell'ordine di carcerazione nell'aprile 2021, è risultato, però, irreperibile. Le ricerche, condotte dalla “sezione catturandi” del nucleo investigativo di Milano, con il supporto del nucleo informativo, hanno portato ad individuarne la località di residenza in Francia.
Sono state avviate, a quel punto, a gennaio scorso, le procedure di cooperazione internazionale di polizia per le ricerche tramite la Rete europea di ricerca latitanti, la cui unità nazionale italiana presso il servizio per la cooperazione internazionale di polizia, ha attivato in Francia le indagini necessarie attraverso l'omologa unità "Fast" transalpina.
L'uomo è stato, quindi, rintracciato e arrestato nel piccolo paese di montagna. Casieri, adesso, è rinchiuso nelle strutture carcerarie francesi, in attesa delle procedure di estradizione per l'Italia, dove dovrà scontare la sua pena.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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