Che il partito della pasionaria altoatesina Eva Klotz avesse qualche problema ad accettare il confine italo-austriaco al Brennero lo avevamo capito da qualche tempo. Da sempre si battono infatti perché l'Alto-Adige - o, come preferiscono chiamarlo, il Sud Tirolo - seceda da Roma per tornare sotto il governo di Vienna.
Ma questa volta hanno davvero esagerato. Il "Diario scolastico tirolese" pubblicato dal "suo" partito separatista "Sudtiroler Freiheit", presenta una cartina in cui l'Alto Adige viene assegnato all'Austria e non all'Italia. Inglobato, per la precisione, nella provincia unica del Tirolo con capoluogo Innsbruck.
Il volumetto, ormai all'ottava edizione, verrà distribuito gratuitamente a oltre duemila alunni sui due lati del confine. Il Sudtirolo non è Italia - si legge nella presentazione del "Diario" firmata da esponenti del partito - e i giovani devono interessarsi di questi argomenti, discutere di questi temi politici considerando che le scuole non forniscono informazioni."
Ma se alla Klotz non si può certo negare una grande tenacia nel perseguire il proprio obiettivo con ogni mezzo, non si può certo dire altrettanto della sua coerenza.
Come giudicare infatti la sua scelta di accettare ben 946mila euro di pensione da quello Stato italiano di cui non riconosce la legittimità? O almeno, non lo riconosce quando si tratta di disegnare cartine immaginarie insieme ai compagni di partito. Perché al momento di incassarne i denari, ogni velleità "separatista" sparisce. Separateci, ma non dalla pensione.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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