"Sono soddisfatto di essermi vaccinato, perché il vaccino nel nostro caso ha funzionato in maniera egregia": sono queste le dichiarazioni rilasciate dal manager di 55 anni dell’Eni, primo paziente con variante Omicron in Italia, al giornale radio di Rai Radio3. L’uomo preferisce non rivelare la propria identità.
Paziente zero: "Infezione in modo lieve"
"Considerati i sintomi blandi miei e della mia famiglia, che è stata contagiata e comprende persone tra gli 8 e gli 81 anni, posso dire che l'infezione si è manifestata solo in modo lieve". Il manager ha fatto poi sapere di essere in isolamento e monitorato in maniera assidua dal personale medico e dalle autorità sanitarie. Ferdinando Russo, direttore generale dell'Asl di Caserta, ha confermato a LaPresse che sia l’uomo che i suoi familiari stanno quasi bene e che non si trovano in condizioni preoccupanti. Il discorso vale per il 55enne, per la moglie, i due bambini e i due soggetti anziani, tutti asintomatici.
Russo ha poi aggiunto che il fatto che il paziente zero Omicron fosse vaccinato "ha avuto un effetto sul suo stato attuale di salute. Il tampone che abbiamo fatto ieri sera, prima di inviarlo al Cotugno per il classico sequenziamento, ha rilevato una carica virale bassa: in genere questa si osserva in procinto della guarigione tanto è vero che il paziente è asintomatico. Ci aspettiamo che nei prossimi giorni, se non nelle prossime ore sarà negativo: i valori fanno prospettare una negativizzazione nell'immediatezza, dobbiamo stare tranquilli". Il direttore generale dell’Asl di Caserta ha tenuto a sottolineare che questo apre un ragionamento molto serio sull'efficacia dei vaccini attualmente in uso nel nostro Paese. Sulla base di questi dati ha quindi precisato che“l'operazione da fare ora è la vaccinazione su scala globale, specialmente nei Paesi poveri, che è il motivo per cui si sviluppano queste varianti. Noi ce lo aspettavamo: siamo stati facili profeti".
133 persone a bordo del velivolo
Intanto è arrivata alla Regione Lazio la lista dei passeggeri che si trovavano a bordo del volo sul quale ha viaggiato il primo caso accertato di contagio Omicron in Italia e, secondo quanto è stato comunicato, sarebbero iniziate le attività di screening su 133 persone. Le verifiche per individuare altri casi di variante sono in corso in queste ore all’Istituto Spallanzani di Roma.
Inoltre la Regione, come annunciato ieri sera dall'assessore alla Sanità della Regione Lazio Alessio D'Amato, intende chiedere al Ministero della Salute "di avere a disposizione i nominativi delle liste di imbarco dei residenti nel Lazio che siano entrati in Italia attraverso lo scalo Internazionale di Fiumicino negli ultimi 15 giorni dalle zone interdette. Questo ci permetterebbe di sottoporre queste persone a screening attraverso i tamponi molecolari e le nostre unità mobili sono pronte".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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