“Veronica Panarello, il giorno dell’omicidio di suo figlio Loris, era lucida, coerente e consapevole. Lo si deduce dai comportamenti che ha avuto. Ha portato all’asilo il figlio minore, è tornata a casa, ha messo in ordine l’abitazione, si è sbarazzata degli indizi, ha partecipato a un corso e poi è tornata alla scuola di Loris. I suoi comportamenti testimoniano adeguatezza al senso di realtà e consapevolezza del suo agire”. Sono queste le parole della perizia psichiatrica effettuata su Veronica Panarello e pubblicate dal settimanale Giallo. Come riporta UrbanPost, secondo i periti incaricato dal Gup Andrea Reale, la donna sarebbe stata perfettamente cosciente la mattina in cui avrebbe ucciso il figlio, strangolandolo. Per questo, dice il referto medico, Veronica Panarello è perfettamente in grado di affrontare il processo.
E con questi presupposti, visto il gravissimo capo d’accusa, sembrerebbe scontata anche la sua condanna alla pena massima. L'unica risposta a questa perizia proviene dai periti della difesa della Panarello.
Secondo i legali un video dimostrerebbe la presenza di una non meglio precisata sagoma maschile in auto con lei poco prima che si consumasse il delitto del bambino. Perizia confutata dalla Procura, che non la riterrebbe attendibile.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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