Sarebbe in corso una perquisizione da parte degli inquirenti presso la sede della Spes che è rappresentata dal fratello del cardinal Angelo Becciu.
Il porporato italiano è uno dei protagonisti di quello che le cronache hanno già ribattezzato "processo del secolo" in Vaticano. Vale la specificare come la mossa in questione non avrebbe collegamenti diretti con il procedimento giudiziario che è tuttora in corso presso la Santa Sede e che non di rado occupa le cronache giornalistiche.
Il condizionale è d'obbligo ma, stando a quanto si apprende dall'Adnkronos, ad aver messo in atto la perquisizione sarebbe stata la Guardia di Finanza dopo una disposizione della procura di Sassari.
Come riportato sempre dalla fonte sopracitata, la Spes era già stata sottoposta ad attenzioni da parte degli organi deputati durante l'estate del 2021. In quella circostanza, ad optare per le perquisizioni era stato un Pm della Procura di Roma, mentre oggi l'input sarebbe provenuto dalla Sardegna. Si può rimarcare come quelle perquisizioni abbiano interessato anche la diocesi e la Caritas di quella zona.
Sempre ai tempi, i magistrati avevano infatti scritto di dover "acquisire — come richiesto per rogatoria — tutta la documentazione contabile e fiscale relativa ai rapporti economici intervenuti nel periodo di interesse tra la cooperativa sociale a responsabilità limitata Spes e la Diocesi di Ozieri, essendo l’esame di tale documentazione indispensabile per la dimostrazione della sussistenza delle ipotesi di distrazione di fondi pubblici per le quali Becciu è
attualmente indagato".Il motivo comunicato riguardava "la sussistenza di rapporti economici tra tali soggetti, oltre ad una segnalazione di operazioni sospette relativa ai citati passaggi di denaro".
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.