Tragedia a Perugia. Un uomo è entrato negli uffici pubblici della Regione Umbria e ha sparato alcuni colpi di arma da fuoco contro due impiegate e le ha uccise. L'uomo poi si è ammazzato utilizzando la stessa arma.
Secondo la prima ricostruzione della polizia, la tragedia è avvenuta all’interno del palazzo del Broletto, a ridosso del centro di Perugia nella zona della stazione ferroviaria. All’interno si trovano uffici di vari assessorati. Gli spari sono stati uditi da numerosi dipendenti della Regione. Sul posto oltre alla polizia diverse ambulanze e pattuglie dei carabinieri. L’uomo che ha sparato si chiamava Andrea Zampi, aveva 40 anni ed era un piccolo imprenditore di Perugia. Sul movente, tra le ipotesi al vaglio degli investigatori, c’è quella che l’uomo avrebbe agito per vendetta dopo che gli era stato bloccato un finanziamento da circa 100mila euro.
"Ho sentito dei colpi vicino al mio ufficio, mi sono chiuso dentro, nascosto sotto la scrivania. Ho sentito sparare anche in corridoio, urlava: "Mi avete rovinato, ne ho già fatte fuori due". Allora ho temuto il peggio. Mi sono accorto che l’omicida si era ucciso solo quando è arrivata la polizia, che ha aperto le porte degli uffici. Ho vissuto i momenti più tragici della mia vita", ha raccontato un impiegato testimone della sparatoria. Margherita Peccati, 61 anni, di Città di Castello e Daniela Crispolti, 46 anni sono le due impiegate della Regione Umbria, uccise questa mattina. Secondo quanto si apprende, Peccati era prossima alla pensione, mentre la 46enne, originaria di Todi, era impiegata precaria.
Andrea Zampi ha sparato con la sua pistola Beretta nove per 21
semiautomatica regolarmente denunciata. L’uomo avrebbe esploso una decina di colpi.Alcuni si sono conficcati nelle pareti di una sala riunioni, del corridoio e altri in quella dove l’uomo si è ucciso.
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