Peruviana finge violenza sessuale per coprire assenza dal lavoro

La giovane peruviana ha simulato una violenza sessuale per coprire l'assenza ingiustificata dal lavoro, dopo una notte di bagordi all'insegna dell'alcol. La polizia, però, l'ha scoperta e denunciata, affidandola a uno psicologo

Peruviana finge violenza sessuale per coprire assenza dal lavoro

D’accordo che incontrare un ex fidanzato, può causare uno scossone emotivo non da poco, ma arrivare al punto di scatenare una scenata di gelosia, bere tutta la notte fino a perdere conoscenza, per poi inscenare una violenza sessuale, nell’intento di coprire un’assenza ingiustificata dal lavoro, sembra un po’ esagerato.

A tanto è arrivata una peruviana di 29 anni, abitante a Sanremo, denunciata dalla polizia con l’accusa di procurato allarme e affidata alle cure di uno psicologo, per meglio approfondire la sua personalità. La vicenda, che è stata ricostruita in queste ore, ha avuto inizio qualche giorno fa, quando la donna si è recata nel commissariato della città dei Fiori, riferendo agli agenti di aver avuto un vuoto di memoria di quasi ventiquattro ore e di essersi ritrovata, dopo una serata trascorsa con amici in un locale del centro di Sanremo, su una panchina della stazione di Ventimiglia (a circa sedici chilometri di distanza), dove un'anziana donna, vedendola spaesata, si era offerta di riaccompagnarla a casa.

Ai poliziotti ha detto di non ricordare nulla e di essersi rivolta a loro, dopo aver notato alcune ecchimosi sul corpo, temendo di essere stata vittima di una violenza sessuale. Aveva, quindi, aggiunto di essere stata derubata dei suoi effetti personali e del telefonino. Partono immediatamente le indagini per far luce sull’accaduto e soprattutto per trovare riscontri degli abusi. Gli agenti esaminano i filmati del circuito di videosorveglianza cittadino, riuscendo a ricostruire tutti gli spostamenti della giovane donna, dai quali non risulta alcuna aggressione.

Ma non è tutto. La stessa viene anche portata in ospedale, ma da una visita specialistica non emerge alcun segno di violenza. Ed ecco che gli investigatori cominciano ad avere i primi dubbi. Com’è, infatti, possibile che non resti alcuna traccia di una violenza sessuale? Senza contare che dalle testimonianze acquisite, risulta che la ventinovenne aveva trascorso la serata in un locale fuori provincia e, dopo una crisi di gelosia, alla vista di un suo ex fidanzato, aveva iniziato a bere alcolici in maniera smodata.

Facile capire, che a fronte della sbornia, la ventinovenne aveva probabilmente dormito a lungo, tanto da non riuscire nemmeno a recarsi al lavoro, il giorno successivo.

Proprio per paura dell'assenza ingiustificata, aveva inventato di essere stata violentata. Una leggerezza che le è costata una segnalazione all’autorità giudiziaria, ma rischia pure di perdere il lavoro. Data la sua fragilità emotiva, la polizia l’ha inoltre affidata a uno psicologo.

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