Pescara, Anpi contro raccolta cibo CasaPound: "Pagliacciata razzista"

L’associazione partigiani promuove l’uguaglianza e si scaglia contro i totalitarismi, tuttavia chiede di boicottare un supermercato che promuove una raccolta alimentare destinata ai nostri connazionali e di vietare spazi a CasaPound che l’ha organizzata

Pescara, Anpi contro raccolta cibo CasaPound: "Pagliacciata razzista"

Prevedibile attacco da parte dell’associazione partigiani (Anpi) di Pescara, contro l’iniziativa indetta in città da CasaPound per promuovere una raccolta alimentare destinata a portare aiuto alle famiglie italiane indigenti, dimenticate dalle istituzioni.

La manifestazione è stata bollata come “pagliacciata” dall’Anpi, che ha invitato gli antifascisti della città di Pescara a boicottare la manifestazione ed anche il supermercato che ha concesso il suo appoggio, vale a dire il Todis di via Gobetti. Si tratta infatti, sostiene la nostalgica associazione, di un “insulto alla costituzione repubblicana”, come riportato dal portale “IlPescara”. Associazione che, in barba alla parità dei diritti ed all’uguaglianza tanto sbandierata, sentenzia, rivelando le sue vere intenzioni: “Niente spazi pubblici ai razzisti: se un privato è consenziente, che ne paghi le conseguenze”.

Il responsabile della sezione pescarese di CasaPound Mirko Iacomelli risponde alle critiche, ricordando all’Anpi che tale raccolta va avanti dal 2015 e che non è proprio delicato definire “pagliacciata” un aiuto concreto rivolto alle numerose famiglie italiane in difficoltà economiche. Risposta accompagnata da numeri che si basano su una classifica redatta da “Il Sole 24 Ore”, non proprio l’ultimo dei quotidiani in grado di affrontare tematiche di questo tipo, realizzate sulla base di statistiche e non su aria fritta. “Ai nostri accusatori consigliamo di dare un'occhiata all'ultima classifica stilata da Il Sole 24 Ore. Senza particolari approfondimenti, potranno farsi un quadro generale da comparare, in un secondo momento, con la visione parziale e ottimistica che hanno di Pescara”.

La chiusura del comunicato è un “memorandum” all’associazione dell’Anpi, che ricorda i finanziamenti di cui gode: “Chiediamo all'Anpi se si è mai lamentata dalle laute prebende che, puntuali, giungono nelle sue

tasche dall'italianissimo Ministero della Difesa. Non è razzista che vengano destinati circa 100mila euro l'anno a un'associazione che ha, impunemente, aggiunto la dicitura 'd'Italia' nel suo nome?".

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