Piacenza, in manette un 31enne albanese ricercato in tutta Europa

L’uomo aveva viaggiato almeno in un’altra decina di paesi del Continente per sfuggire all’ordine di arresto: ora in carcere dopo la brillante operazione condotta dai carabinieri di Pontenure, pronta l’estradizione

Piacenza, in manette un 31enne albanese ricercato in tutta Europa

È stato tratto in arresto grazie al prezioso intervento di una pattuglia di carabinieri della stazione di Pontenure (Piacenza), e sono ormai pronti i documenti per provvedere alla sua estradizione a Nizza.

Si tratta di un 31enne albanese, ricercato in tutta Europa, che prima di raggiungere l’Italia si è spostato almeno in una decina di paesi senza che nessuno lo abbia mai riconosciuto o si sia occupato di effettuare dei controlli a suo carico.

L’uomo, su cui pendeva un mandato di cattura internazionale spiccato dall’Interpol, dovrà scontare una pena detentiva di 10 anni per i reati di associazione per delinquere, sfruttamento della prostituzione e riciclaggio. I crimini a lui contestati sono stati compiuti a Nizza, dove è stato condannato lo scorso 26 luglio, e dove tornerà in seguito all’estradizione. Nel nostro paese il 31enne era giunto per permettere alla moglie incinta di partorire in tranquillità, e per questo motivo aveva deciso di alloggiare in un residence.

Il fermo è avvenuto nella tarda serata di giovedì, grazie ad un controllo effettuato in piazza Tre Martiri, lungo la via Emilia.

Il maggiore Stefano Bezzeccheri, comandante della compagnia di Piacenza, ha rilasciato alcune dichiarazioni a “IlPiacenza”, che chiariscono alcuni dettagli della cattura, complicata dal fatto che in un primo momento l’albanese e la vettura di cui si trovava al volante, una Mercedes, sembravano assolutamente “puliti”. “I carabinieri sono stati molto professionali e riconosco in loro un grande fiuto investigativo”.

Qualcosa aveva insospettito i militari durante il controllo, per cui sono stati predisposti degli ulteriori accertamenti, da svolgere in centrale. Grazie a questi successivi controlli è stato possibile risalire al mandato di cattura internazionale emesso nei suoi confronti.

“Probabilmente sapeva di essere ricercato ed è per questo che, negli ultimi mesi, ha girato almeno dieci paesi europei con un visto turistico, valido per tre mesi. Lo stesso che ha utilizzato per entrare nel nostro Paese.”, ha proseguito il maggiore.

“Spostandosi ogni settimana aveva meno possibilità di essere controllato e notato fino a quando è incappato però nella pattuglia di Pontenure.”

L’uomo è per il momento detenuto nel carcere “Le Novate”.

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