Sono entrati di soppiatto nella casa di un'anziana, sfruttando l'oscurità. L'hanno aggredita ed immobilizzata, facendo man bassa di tutti i preziosi che sono riusciti a trovare. Alla fine sono però stati rintracciati e fermati dalle forze dell'ordine e dovranno pertanto rispondere di rapina pluriaggravata in un primo processo che si aprirà a breve. Protagonisti della vicenda svoltasi in Toscana (nella provincia di Pisa, per la precisione) sono tre stranieri, due dei quali risultano ancora agli arresti (mentre il terzo è stato scarcerato).
Come riportato da La Nazione, i fatti risalgono ad allo scorso anno, quando i tre originari dell'Europa dell'Est (due trentatreenni e un ventiduenne) si sarebbero introdotti nottetempo nell'abitazione di un'ottantaquattrenne italiana, residente nel Comune di Pontedera. Cogliendo di sorpresa l'anziana (che viveva da sola e al momento dell'ingresso dei tre stava dormendo) sarebbero riusciti innanzitutto ad immobilizzarla, quindi a picchiarla per costringerla a consegnare loro le chiavi della cassaforte. A dispetto delle percosse subite tuttavia, la signora avrebbe continuato ad esprimere un netto rifiuto dinanzi alla richiesta fattasi via via sempre più pressante.
E preso atto della situazione, il trio decise di lasciar perdere il contenuto della cassetta di sicurezza e di fuggire con un orologio, alcuni mobili in oro ed una borsa di valore come bottino. Una volta liberatasi poi, fu la stessa vittima dell'aggressione a dare l'allarme, avvisando rapidamente i carabinieri dell'accaduto. Un episodio che peraltro le costò caro anche sul piano della salute: lo shock subìto a causa della disavventura occorsale le causò infatti uno scompenso cardiaco, che ne impose l'immediato ricovero all'ospedale Cisanello di Pisa (dal quale uscì pienamente ristabilita solo dopo qualche settimana di cure).
Le indagini condotte successivamente dai militari hanno portato all'individuazione dei tre sospetti: è stata decisiva su questo piano l'intuizione di approfondire il legame tra la banda e una persona che era a conoscenza dello stile di vita dell’anziana la cui posizione è stata archiviata. Tutti e tre, in sede di interrogatorio di garanzia, si sono difesi davanti al giudice sostenendo di trovarsi altrove durante la rapina violenta. Un posizione che per ora non ha convinto il magistrato: due di loro, per i quali venne subito disposta la misura cautelare, saranno processati nei prossimi giorni.
L'udienza del terzo è invece stata fissata per il prossimo novembre: la detenzione dell'uomo è durata poche settimane perché riuscì a dimostrare di trovarsi all'estero, quel giorno. Anche se in un secondo momento è stato scoperto un suo rientro in Italia e ciò potrebbe cambiare le carte in tavola.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.