Pierluigi Battista, editorialista e giornalista del Corriere della Sera, sta maturando la decisione di candidarsi fra due anni a sindaco di Roma.
Intervistato dal settimanale Grazia, il giornalista spiega: "Nella capitale regna la disperazione, sembra che non ci siano più speranze: è sporca, malgestita. Non lo merita. Prima di questa amministrazione era una città inefficiente, certo, ma ora sembra abbandonata. Non si vedono i vigili, la gente lascia l’auto in terza fila. Per questo sto fondando un gruppo chiamato Roma città aperta, che potrebbe trasformarsi in una lista civica. Il primo passo è aprire in settembre una pagina Facebook, con proposte concrete, realizzabili, indicando le risorse necessarie per risolvere i problemi e i tempi per farlo. Dobbiamo voltare pagina: basta insulti. In assenza di un’alternativa mi candido a sindaco: chi è all’opposizione passa il tempo solo a twittare".
Il giornalista sembra non avere dubbi, anzi in mente ha un piano ben preciso. Nella lunga intervista, poi, Battista scende nel dettaglio: "L’amministrazione Cinque Stelle sembrava l’ultima spiaggia: a Roma si è provato prima con un sindaco di destra, poi di sinistra, infine con un commissario che è stato un disastro. Il problema delle buche c’è sempre stato, ma in passato gli appalti per le riparazioni, anche se non si sa come, si facevano.
I Cinque Stelle sono più corretti, perché hanno cercato di rendere più trasparenti le gare. Ma la città non può aspettare per anni. Virginia Raggi non deve fare solo l’avvocato: è il sindaco di Roma e dev’essere in grado di attuare una politica di emergenza".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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