La minaccia di Tonino: "Sarò sindaco a Milano" Poi va da Grillo a Roma

L'ex leader dell'Idv vorrebbe la poltrona di Pisapia ed esclude un ritorno nel partito: "Scelte che non condivido"

La minaccia di Tonino: "Sarò sindaco a Milano" Poi va da Grillo a Roma

Antonio Di Pietro sta scaldando i motori per il suo ritorno alla politica attiva. Lo ha detto a Beatrice Borromeo, in un'intervista concessa al Fatto quotidiano, in cui ha raccontato le sue nuove ambizioni.

"Mi candiderò come sindaco di Milano", ha annunciato l'ex leader dell'Italia dei Valori, che ne approfitta per tirare definitivamente uan riga sulla sua esperienza precedente, parlando di un partito che "è come un figlio", ma un figlio che sta sbagliando, perché "certe scelte dei nuovi dirigenti non posso condividerle".

Di Pietro augura un "buon viaggio" agli ex compagni di partito, ma è pronto a cercare nuovi e diversi soggetti a cui appoggiarsi, possibilmente che non appoggino il Partito Democratico su tematiche come "riforma costituzionale, Italicum, giustizia", perché, "per storia personale e politica", l'ex leader dell'Idv dice di non potere appoggiare una linea simile.

Di provare a riprendere le redini del partito non se ne riparla. "Abbiamo perso la nostra verginità", dice Di Pietro, che da ora pianificherà "alleanze solo con movimenti che sono completamente compatibili" con la sua linea. Un punto di vista non dissimile da quello del Movimento 5 Stelle, anche se "per sposarsi bisogna essere in due" e quindi un tandem con Beppe Grillo per ora non sembra un'ipotesi probabile.

Di Pietro è pronto. "Sto rimettendo in moto la mia rete di contatti", dice.

"Entro dicembre la squadra sarà pronta". Poi, nel pomeriggio, l'ex pm compare a sorpresa tra i gazebo della festa di M5s al Circo Massimo e improvvisa un minicomizio tra la folla sulla trattativa Stato-mafia.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica