Pillole spezzate o tritate: ecco cosa si rischia

Questa abitudine può nascondere alcuni rischi come ad esempio effetti collaterali o scarsa efficacia della terapia. Ecco perché la pillola non va divisa

Pillole spezzate o tritate: ecco cosa si rischia

Un'abitudine che hanno milioni di italiani: spezzare o tritare una pillola prima di assumerla nel piano terapeutico. A quanto pare questa mossa potrebbe nascondere alcuni rischi. E a sottolinearlo sono alcuni medici della Società italiana di gerontologia e geriatria che mettono in guardia i pazienti. Infatti spezzare la pillola potrebbe ridurne l'efficacia e potrebbe aumentare gli effetti collaterali. In un caso su tre questa abitudine di fatto comporta una perdita di farmaco che puòp crerare non pochi problemi al paziente. Inoltre, come sottolineano gli esperti del Sigg, circa il 41 per cento dei pazienti spezza la pillola per deglutirla e un 20 per cento addirittura la mischia col cibo. I dati mostrano che la dose assunta in questi casi scende del 15 per cento. Di fatto i geriatri mettono in guardia così i pazienti. E il consiglio è uno solo, ovvero quello di evitare di frazionare il farmaco. Questo prassi infatti permette al medico curante di monitorare meglio la terapia. È fondamentale infatti seguire le operazioni standard per assumere i farmaci.

Nel caso in cui si senta la necessità di tagliare la pillola per assumerla, allora è meglio contattare il medico che può prescrivere le stesse molecole per il paziente ma in un formato diverso. A volte una pastiglia può essere sostituita con uno sciroppo o con delle gocce. E questo evita in un solo colpo la possibilità di subire effetti collaterali oppure di non vedere l'efficacia del piano terapeutico.

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