La rete italiana contro il terrorismo ha gravissime falle. E a dirlo è la polizia, per bocca del sindacato Ugl: tra i luoghi più a rischio c'è l'aeroporto di Milano Malpensa, il più importante scalo italiano dopo Roma Fiumicino.
Per chi viene pizzicato ai controlli con il passaporto falso scatta solo la denuncia a piede libero, senza arresto, denuncia Manuel Brignoli, segretario regionale per la Lombardia di Ugl Polizia di Stato. E tutto questo avviene in barba all'articolo 497 bis del codice penale del 2005, che prevede espressamente la detenzione.
"A Malpensa ogni anno vengono denunciate a piede libero circa 800, 1.000 persone. I denunciati - spiega Brignoli in una nota diffusa dal sindacato - sono tutti stranieri che potrebbero avere generalità diverse da quelle che forniscono. Quando vengono fermati all'imbarco con documenti intestati a nominativi fittizi, invece di essere arrestati, sono invitati a presentarsi all'ufficio stranieri per l'identificazione o l'espulsione."
Ma non è finita qua: "l'ufficio stranieri di Varese, dal quale dipende l'aeroporto di Malpensa, prosegue Brignoli, spesso il pomeriggio è sfornito di personale e quindi i soggetti fermati vengono denunciati e lasciati liberi di andare, per poi presentarsi. Ovviamente spesso non lo fanno".
Ma questo rischio non riguarda esclusivamente l'hub meneghino: scene analoghe si ripetono in moltissimi aeroporti di tutta Italia. A questo proposito, dalla polizia suggeriscono l'adozione di un accordo con le procure che stabilisca una volta per tutte una linea condivisa a livello nazionale.
"La prassi giudiziaria vigente, infatti, rischia di non tenere conto delle nuove esigenze di sicurezza - aggiunge Valter Mazzetti, segretario nazionale dell'Ugl Polizia di Stato - Proprio in questo momento, si dovrebbero incrementare gli arresti ai sensi dell'art 497 bis, che è stato introdotto nel 2005 per la lotta al terrorismo. Nella realtà succede esattamente l'opposto".Dopo gli attacchi di Parigi, l'Europa trema. Vogliamo realizzare un altro grande reportage per raccontervi chi sono i terroristi che invitano a colpirci e quali sono le loro basi in Europa, Medioriente e Nord Africa. Vi spiegheremo chi ci tiene nel mirino e cosa rischiamo veramente. SOSTIENI IL REPORTAGE QUI
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