Ha sofferto il freddo, le condizioni meteo avverse, i cambiamenti climatici, le bufere improvvise, la mancanza di ossigeno, ma alla fine Eumir Martinelli, assistente capo della polizia di Stato ce l'ha fatta e ha raggiunto, il 30 settembre scorso, la vetta del monte himalayano CHO OYU, che con i suoi 8.201 metri è la sesta cima più alta del Tibet.
Martinelli è l'unico italiano che ha preso parte alla spedizione, composta solo da altri quattro alpinisti, che come lui, senza bombole di ossigeno, hanno raggiunto la vetta.
Il polizzotto della scientifica di Bressanone, è così riuscito a realizzare un sogno che aveva nel cassetto da diverso tempo: sei anni fa, infatti, Martinelli aveva partecipato ad un'altra spedizione sull'Himalaya, ma le condizioni psico fische non gli avevano permesso di arrivare fino alla vetta.
"Ho personalmente appurato come la forza psicologica e di testa può veramente fare la differenza facendoti proseguire anche quando il fisico ti consiglia di tornare indietro - commenta Martinelli - Il 29 settembre sono giunto in compagnia dello sherpa Nuru al campo 3 a 7.600 metri dove ci siamo rifugiati all’interno della nostra tenda. La notte del 30 settembre alle 3.
30 di mattina, io e sherpa Nuru, sotto un cielo invaso di stelle siamo partiti con l’intenzione di conquistare la vetta. Tutta la salita è avvenuta come una sorta di sopportazione allo sfinimento….alle ore 13.15 la vetta è stata raggiunta…ho quindi realizzato che il mio più grande traguardo era stato tagliato".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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