Il trentasette per cento delle importazioni di pomodoro italiano in Giappone è foggiano.
Proprio di recente una delegazione di produttori giapponesi si è recata a Foggia per chiudere un nuovo accordo per l'importazione di pelati, passate e conserve. A darne notizia è il quotidiano regionale "La Gazzetta del Mezzogiorno". "La legge che impone l’obbligo di indicazione sull’etichetta dell’origine del prodotto - si dichiara in una nota di Rosso Gargano, l'azienda che esporta pomodoro nel paese del Sol Levante - rappresenta per la nostra azienda un ulteriore passepartout per incrementare le quote di esportazione in Giappone, paese particolarmente vigile sulla trasparenza e delle produzioni e che rispetta rigidi parametri ambientali".
Come si legge sempre sul quotidiano regionale, ad esempio le confezioni di oro rosso destinate al Giappone non sono in vetro perchè considerato altamente inquinante in estremo Oriente. Pertanto sono fatte ad hoc con materiali meno inquinanti come la latta.
A quanto pare il Giappone non è l'unico paese che mangia pomodoro foggiano. Dalla provincia dauna infatti, con l'etichetta "salva pummarola" che tutela i produttori italiani, partono pomodori per New York, Israele e la Corea del Sud.
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