Ombre si addensano sull’inchiesta del crollo del ponte Morandi a Genova. Il gip Angela Nutini, che si occupa del secondo incidente probatorio sulle cause del cedimento della struttura, ha segnalato alla Procura il comportamento dei consulenti degli indagati dopo che i suoi periti hanno denunciato le continue "pressioni ricevute dai colleghi" che rendono "lo svolgimento del loro lavoro poco sereno".
Il caso, adesso, è finito sulla scrivania del procuratore Francesco Cozzi che valuterà se effettivamente vi siano gli estremi di reato. Il tutto alla vigilia di una udienza interlocutoria nella quale si doveva solo comunicare la proroga dei termini del deposito della perizia.
Il clima, in molte delle riunione fatte in passato fra gli specialisti, non è mai stato particolarmente sereno. Ma quello che è successo lo scorso 19 dicembre nel corso dell'ultima riunione tra consulenti e periti per le operazioni peritali è stata la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso.
Alle operazioni partecipano anche i consulenti degli indagati di Autostrade e di Spea. Alcuni tecnici di parte hanno chiesto di potere effettuare delle prove di carico per testare la resistenza su una trave dell'impalcato, sostenendone i costi. I consulenti, poi, hanno chiesto che i risultati delle prove sarebbero dovuti essere acquisiti agli atti.
I periti del gip, invece, si sono opposti sostenendo che ciò non servisse. Da lì la situazione, già non facile, è ulteriormente precipitata. Dopo quella riunione i tre periti del gip hanno scritto al giudice Angela Nutini sostenendo di "ricevere pressioni costanti dai consulenti delle parti e di non essere sereni nello svolgimento del loro lavoro". Il giudice, così, ha segnalato l'accaduto alla procura.
Intanto l’inchiesta va avanti.
Oggi al nono piano di palazzo di giustizia è stato sentito come persona informata dei fatti il responsabile dell'area tecnica del primo tronco di Aspi sia per quanto riguarda le barriere fonoassorbenti che in merito alla galleria Bertè, dove lo scorso 30 dicembre sono crollate due tonnellate e mezzo di materiale dalla volta. Nel crollo del ponte Morandi, avvenuto alle 11:36 del 14 agosto del 2018, morirono 43 persone.
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