Like al post contro Sylvestre, perquisito consigliere leghista

Il consigliere comunale della Lega a Ferrara è ora al centro di un'inchiesta per propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale, etnica e religiosa

Like al post contro Sylvestre, perquisito consigliere leghista

Aveva messo un "mi piace" ad un post su Facebook contro il cantante statunitense Sergio Sylvestre, ormai divenuto noto per aver mal eseguito l'Inno di Mameli prima della finale di Coppa Italia tra Napoli e Juventus (17 giugno), e per questa ragione il consigliere comunale della Lega a Ferrara Luca Caprini ha subito una perquisizione oggi dalla Digos, intervenuta a seguito di un'inchiesta coordinata dal pubblico ministero Andrea Maggioni.

Tutto ha avuto inizio proprio dal post dell'imprenditore Marco Faccini, che sui social si lamentava dell'esecuzione di Sylvestre per gli errori commessi e per il pugno chiuso alla fine dell'Inno. "Ma quel signore con i baffi che adoperava i forni non c’è più?", aveva scritto Faccini, riferendosi chiaramente ad Hitler. Caprini, consigliere comunale della Lega ma anche agente di polizia e rappresentante del Sindacato autonomo di polizia, aveva risposto al post lasciando un "like", succesivamente notato da Ilaria Cucchi. Quest'ultima, lo scorso 20 giugno, si era direttamente rivolta al capo della Polizia Franco Gabrielli: "Mi chiedo se questi comportamenti siano consoni ad un appartenente all'Istituzione che Lei rappresenta".

In seguito alla vicenda, l'autore del post Marco Faccini e l'agente Luca Caprini sono finiti al centro di un'indagine per propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale, etnica e religiosa, come riferito dal dott. Andrea Maggioni, procuratore di Ferrara."La perquisizione degli indagati da parte della Digos finalizzata al sequestro dei mezzi informatici, permetterà di appurare se la rivendicazione di superiorirà razziale e minimizzazione della Shoah messa in atto sul social sia un singolo, odioso, episodio o se si tratti di una condotta che dura nel tempo", ha dichiarato Maggioni, come riportato da "LaPresse".

Inutili le scuse di Caprini, che aveva anche rimosso il "like" al post di Faccini, dichiarando di aver lasciato il "mi piace" sotto la frase incriminata senza neppure conoscerne il contenuto, e soltanto perché l'autore era un suo conoscente. Un errore"madornale", come definito dallo stesso Caprini. Sul caso è naturalmente intervenuto anche il sindaco di Ferrara, il leghista Alan Fabbri. "Per quello che riguarda le indagini e gli approfondimenti in corso confidiamo nel lavoro corretto degli inquirenti, che si stanno occupando di un caso che, è bene ricordarlo, risulta legato, per quello che riguarda il consigliere Caprini, ad un like di un post su Facebook stigmatizzato come 'mero errore materiale'", ha affermato il primo cittadino, come riportato da "AdnKronos"."È ovvio che il contenuto della frase al centro della vicenda non è accettabile.

È assoluta la presa di distanza, mia personale, in qualità di sindaco e di esponente Lega come anche quella del consigliere Caprini che si è già espresso in tal senso, da quelle affermazioni, come da qualsiasi esaltazione del nazismo e di qualsiasi altro razzismo. Evocare quell'epoca buia e violenta è sbagliato in qualsiasi circostanza e forma", ha concluso.

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