La Posta svizzera consegna coi droni

Per ora è solo un test, che continuerà fino a fine luglio. Per i prossimi cinque anni difficilmente i "postini volanti" solcheranno i cieli

Un drone delle Poste svizzere, impegnato in un test
Un drone delle Poste svizzere, impegnato in un test

C'è una nuova "arma" negli arsenali dei postini svizzeri. Si tratta di un piccolo drone bianco, che la società sta testando come nuovo strumenti per le consegne, da utilizzare soprattutto per quei luoghi più complicati da raggiungere.

Un tentativo che andrà avanti fino a fine luglio, quando la sperimentazione avrà termine. Poi i "postini volanti" spariranno dai cieli elvetici, perché i problemi legali da superare prima che possa essere dispiegati una piccola flotta di droni per uso civile sono ancora molto. E per almeno cinque anni sembra difficile che l'innovazione possa diventare consuetudine.

Ieri le Poste svizzere hanno mostrato per la prima in azione uno dei piccoli droni bianchi. Un video pubblicato su YouTube mostra questi postini automatici, delle dimensioni di un modellino da amatore. In mezzo al candido mezzo volante un pacchetto arancione con il logo della società.

Secondo le Poste "il drone, che è estremamente leggero, è in grado di trasportare pacchetti fino a un chilo di peso per dieci chilometri con una sola carica della batteria", seguendo una rotta tracciata da un software di gestione.

E se per ora i test da fare sono ancora molti, prima che si possa iniziare a utilizzare

i nuovi aiutanti su larga scala, non si esclude però di impiegarli in situazione d'emergenza, per consegnare per esempio aiuti in aree isolate dal resto del mondo. I molti villaggi dell'arco alpino svizzero, per esempio.

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