Poco importa che l'Italia abbia subito una crisi sanitaria senza precedenti e che presto si troverà ad affrontarne una economica di medesime proporzioni; poco importa che le coste della penisola siano prese d'assalto quotidianamente da stranieri, spesso clandestini, che vanno a riempire i centri d'accoglienza oramai al collasso (basta ricordare quanto sta accandendo a Lampedusa e che cosa sia stato costretto a fare il governatore Nello Musumeci): la novella dei buonisti rimane sempre e comunque la stessa quando si tratta di accoglienza e di migranti. Gli extracomunitari sono il progresso, il futuro, le risorse.
Ne è convinto il fotografo Oliviero Toscani che, intervistato da "Agenzia Vista" durante la presentazione del suo ultimo libro "Caro Avedon" al Passaggi Festival di Fano, ripete le parole "futuro" ed "opportunità" quasi fossero un mantra. Invitato a commentare l'attuale situazione nel Mar Mediterraneo, con la nuova nave Ong Louise Michel finanziata dal writer inglese Banksy bloccata in zona Sar maltese con 219 cittadini stranieri ed altre 33 persone a bordo di un gommone di salvataggio, Toscani non ha alcun dubbio nell'esprimere il suo giudizio.
"Mi spiace non aver avuto abbastanza soldi per finanziarne una anche io", risponde senza esitazione al giornalista che gli chiede della motovedetta ora in difficoltà. Come molti altri con idee simili alle sue, per Toscani l'immigrazione non deve essere considerata un problema, neppure quando si parla di grandi numeri. Anzi. Il fotografo si rammarica di non avere sufficiente denaro per aggiungere anche una "sua" imbarcazione alla flotta delle navi Ong. Ma le soluzioni possono essere molteplici."Mi piacerebbe, sì", aggiunge. "Utilizzare queste navi qui da Costa crociera per andare a prenderli".
Del resto, come ribadisce Toscani, si tratta del nostro futuro. "Il futuro sarà fatto dall'immigrazione. La nostra fortuna è questa. È la grande opportunità". In cosa consiste questa opportunità? Per chi sarebbe un'opportunità? Il fotografo non lo spiega. Ma interrogato sul ruolo dell'artista, risponde: "L'artista serve per capire per primo che questo è il futuro. È logico, è logico. Sono i primi a capire che questo sarà la fortuna del futuro".
La narrazione sui cosiddetti migranti, dunque, non cambia. Ed anche voci più autorevoli stanno spingendo verso la medesima direzione.
Proprio ieri l'Oim (Organizzazione internazionale per le migrazioni) e l'Unhcr (Agenzia delle nazioni unite per i rifugiati) sono intervenute per parlare delle navi Ong cariche di migranti ancora in mare ed in attesa di un porto. "L'imperativo umanitario di salvare vite umane non dovrebbe essere penalizzato o stigmatizzato, specialmente in assenza di sforzi dedicati da parte degli Stati", hanno ammonito le due organizzazioni.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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