Il prete gay sposato da 8 anni: "Ho fatto sesso con un vescovo in Vaticano"

Il sacerdote ora vive è sposato da 8 anni. Ma non è stato cacciato dalla Chiesa: "Ai miei tempi si faceva sesso per far carriera in Vaticano"

Il prete gay sposato da 8 anni: "Ho fatto sesso con un vescovo in Vaticano"

Tony Adams è un prete cattolico americano, dichiaratamente gay. Il coming out di monsignor Krzysztof Olaf Charamsa - il teologo del Vaticano che a un giorno dal Sinodo ha dichiarto al mondo la sua omosessualità - non lo ha stupito. Anzi. Due anni fa anche lui regalò alla Gazzetta del Mezzogiorno la sua storia di prete omosessuale che aveva avuto rapporti continuativi con uomini e che ora vive da 8 anni con il suo compagno.

Dopo l'intervista in cui raccontava le sue esperienze sessuali, anche tra le mura del Vaticano, non gli successe nulla. Non è stato ridotto allo stato laicale. L'anno successivo la diocesi di Hartfort gli scrisse una lettera: "Mi chiedevano un incontro per “risolvere” la questione - dice alla Gazzetta del Mezzogiorno - Mi proposero lo stato laicale. Ovviamente ho risposto di no, che non mi interessa".

"Io resterò un prete per sempre - continua - non intendo uscire dalla mia Chiesa che non è quella degli affari economici e delle lobby di potere ma quella delle parole di Gesù. E quando mai Gesù ha detto qualcosa contro l’amore omosessuale? Non mi sento un peccatore, ho fatto esattamente quello che Gesù diceva ai suoi discepoli, di avere una vita autentica e di seguire i comandamenti. Io sono nel Regno di Dio".

L'uomo ora ha un marito. È americano ma di origini calabresi. Oggi padre Tony ha 73 anni, una laurea in Teologia presso la Pontificia Università Gregoriana, vive nel Connecticut e ha un compagno da 33 anni. Ben otto anni fa lo ha anche sposato. Di fatto è l’unico prete cattolico al mondo ad essere sposato con un uomo.

Ma le sue rivelazioni fanno scandalo. "Era polacco - dice - anche il potente arcivescovo con cui ebbi una relazione, quando vivevo in Vaticano". "Oggi è molto più semplice ammettere una cosa del genere, ai miei tempi era impossibile - continua padre Adams - Quando ero giovane, ed ero al Vaticano, tutti sapevano dell’omosessualità che regnava sovrana tra i preti, tutti sapevano delle relazioni anche tra cardinali e giovani sacerdoti, ma nessuno diceva e faceva niente. Si sapeva e basta, e si copriva tutto. E si faceva sesso anche per fare carriera in Vaticano, anche io l’ho fatto con quell’arcivescovo polacco. Ma non feci carriera. Anzi, dopo quella storia capii che molti uomini che lì dentro portavano la tonaca più che Dio amavano il potere. Ecco perché decisi di lasciare Roma e il Vaticano e di ritornare nel Connecticut dove, poi, ho incontrato l’amore della mia vita".

Un amore omosessuale. Ma nonostante la sua relazione sia contraria alle indicazioni della Dottrina, continua ad essere prete. E sul coming out di Charamsa dice: "Se dopo questa storia farà soldi, buon per lui - sorride padre Adams - La sua storia mi sembra un po’ strana, un po’ troppo studiata. Non avrà già pronto un libro da dare alle stampe? O forse il suo aitante compagno avrà velleità cinematografiche? Comunque, mi piacerebbe incontrarlo, e parlargli".

E su papa Francesco conclude: "Bergoglio ha voglia di effettuare il grande cambiamento nella Chiesa, è una convinzione che secondo me ha già maturato nel cuore, deve farlo ancora nella testa.

Ha paura, questo sì, ma non dei cardinali. Secondo me ha paura dello stesso cambiamento e, invece, solo lui può scrivere una nuova e rivoluzionaria pagina nella storia millenaria della Chiesa. Mi piacerebbe vedere questo cambiamento finché sono in vita".

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