Il primo problema per Meloni, Letta invidioso e Kevin Spacey: quindi, oggi...

Quindi, oggi...: l'incarico a Giorgia Meloni, il rigassificatore di Piombino e Liz Truss

Il primo problema per Meloni, Letta invidioso e Kevin Spacey: quindi, oggi...

- È incredibile come oggi il Corriere difenda il sistema Italia dagli attacchi dell’Economist solo perché in mezzo c’è finito Draghi, quando fino a ieri tutti i giornaloni nostrani utilizzavano i gli sfogli internazionali - Economist compreso - come clava contro il governo di destra di turno. E loro sarebbero quelli seri…

- Era in uscita un libro sul potere di Liz Truss, la nuova Margaret Tatcher. È invecchiato malissimo, tipo il libro di Speranza.

- Kevin Spacey è stato assolto, secondo la giuria non molestò Anthony Rapp. E voi direte: machissenefrega? Eh no, perché intanto Spacey (accusato di aver fatto delle “avences sessuali a un 14enne) è stato semicrocifisso dal #metoo di Hollywood

- Giorgia Meloni ottiene l’incarico di formare il governo. È una svolta storica e per due motivi: primo, perché è la prima donna premier d’Italia (ce l’ha fatta la destra, alla faccia delle femministe); secondo, perché porta fuori la Destra dall’ombra e la fa salire fino a Palazzo Chigi. Oggettivamente, fino a un paio di anni fa sarebbe stato impossibile

- Il primo problema per la Meloni glielo metterà sul piatto… un suo sindaco. Incredibile, ma vero: la Conferenza dei serviz ha infatti dato il primo via libera al rigassificatore a Piombino. Ma il sindaco Ferrari, di Fdi, si dice pronto a fare ricorso al Tar. Sarebbe una mossa clamorosa e un problema per Giorgia. Il motivo? Allungherebbe i tempi del rigassificatore, creando non pochi problemi all’approvvigionamento energetico del governo

- In Abruzzo un gruppo di cinghiali ha fatto irruzione in una scuola dell’Infanzia in provincia di Pescara: dopo aver sfondato la rete del giardino e spaccato il vetro della porta d’ingresso, è entrato in classe scatenando il panico in aula. Pazzesco

- se c’è una differenza tra Draghi e i politici (soprattutto di sinistra) che hanno commentato l’avvento al potere di Giorgia Meloni sta tutto qui: mentre Letta andava sparlando in giro per il mondo sul presunto pericolo fascista, Superamario se ne esce con poche semplici parole: “Non do consigli al nuovo esecutivo”; “il Paese è forte” ed “ha solide basi economiche”. Poi il popolo ha scelto e amen. Una piccola lezione da imparare dalle parti del Nazareno

- Alla fine del Consiglio europeo sono tutti contenti. Orban perché non dovrà sottostare al price cap. Scholz perché dice che il price cap non c’è ma si tratta solo uno strumento per “limitare i picchi”. Draghi invece perché il price cap c'è eccome. Tradotto: hanno vinto tutti, per non far vincere nessuno. Al solito l’Ue prende una “decisione all’unanimità” che pare un congresso della Democrazia Cristiana. Tutti contenti, risultati infimi

- Farei leggere a Pier Luigi Bersani, che se ne sta tranquillo di fronte alle foto di Lelin, padre putativo di Stalin, che questo tweet dell’Ucraina: "Chiedo ai parlamenti di tutte le nazioni di sostenere l'Ucraina riconoscendo l'Holodomor, la carestia artificiale provocata da Stalin nel 1932-1933, come genocidio del popolo ucraino. Commemoreremo i suoi 90 anni a novembre. Il riconoscimento è molto importante ora, mentre la Russia commette un altro genocidio”. Così, per dire

- La Rai che spaccia il Mondiale in Qatar come “evento per tutti” e di “qualità” anche senza l’Italia fa ridere: hanno preso un bidone e ora cercano di salvare il salvabile. Si può capire

- Secondo Repubblica i pm nelle loro chat interne sono “preoccupati” per l’arrivo di Nordio alla Giustizia. Beh: allora vuol dire che siamo sulla strada giusta.

- Letta scrive: “L’unica novità

è una donna premier, un fatto storico per il nostro Paese, oggettivamente da riconoscere”. È un po' invidioso, no?

- L’errore sulla lista dei ministri, con due nomi invertiti, è un tantino incredibile. No?

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