Il 14 giugno si aprirà ufficialmente il Prix Italia, il concorso internazionale organizzato dalla Rai per programmi di qualità radio, tv e web. Un'edizione, la 73esima, che arriva dopo un anno estremamente difficile, ma che si preannuncia nel segno della ripartenza e del rilancio. Lo ha detto chiaramente il presidente della Rai, Marcello Foa, nella conferenza di presentazione dell'evento: "L'Italia vuole essere un Paese che propone un rinascimento culturale. Le premesse ci sono tutte".
A partire dalla sfida, edificante, di una comunicazione innovativa che spinga sull'acceleratore, come riassume il titolo della manifestazione: "Ricostruire la cultura e l'intrattenimento: il ruolo dei Media per un nuovo inizio". Sarà Milano (e non Como come previsto inizialmente) il centro nevralgico di incontri, anteprime, presentazioni e dibattiti del Prix Italia, che si svolgerà dal 14 al 18 giugno. Appuntamenti sia online che in presenza. Perché è proprio dalla presenza forte del pubblico che si vuole ripartire dopo mesi di distanziamento. Non a caso il concorso è stato anticipato da settembre a giugno, perché ci fossero le premesse per poter coinvolgere persone e pubblico. "L'esperienza dell'anno scorso ci ha portati a credere che questo potesse essere il periodo migliore per avere del pubblico in sala. L'anno scorso a settembre, una settimana dopo la chiusura del Prix Italia, siamo tornati in lockdown", ha dichiarato Foa, che ha rimarcato anche l'esigenza di "cancellare la brutta immagine di alcune emittenti che dipinsero l'Italia e la Lombardia come un Paese untore".
In concorso ci sono 241 programmi, distribuiti nelle tre sezioni "Radio", "Televisione" e "Web", provenienti da 33 Paesi di tutto il mondo. Alle giurie internazionali spetterà il compito di selezionare i nove finalisti, tre per ciascuna categoria oltre ai premi straordinari come il Premio Speciale in onore del Presidente della Repubblica Italiana, il Premio Speciale Giuria degli Studenti e il Premio Speciale Signis. In gara per l'Italia parteciperanno il film opera "La Traviata" di Mario Martone (per Rai Cultura) e la web fiction "Mental" di Michele Vannucci (per RaiPlay). Mentre rientrano in concorso, dopo una lunga assenza, Mediaset (assente dal 2015), Radio 24 - Il Sole 24 Ore.
Un'occasione di incontro tra nazioni, linguaggi e stili di comunicazione, che quest'anno punta l'attenzione sulle strategie per una rinascita di spettacoli, eventi dal vivo, cinema e festival nel periodo post-pandemico. Ed è proprio da quest'ultimo anno di "vuoto" che il Prix Italia vuole ripartire con nuovo slancio e positività. Perché nel periodo della lunga emergenza Covid non si è parlato solo di notizie, ma si è cercato di andare oltre. "Non dobbiamo dimenticare l'importanza dei nostri programmi in tv e in radio - ha dichiarato il presidente del Prix Italia Graham Ellis - hanno donato serenità alle persone, probabilmente spaventate, chiuse in casa. Vedere i programmi e i volti a cui erano abituati in televisione ha contribuito a diffondere in loro un clima di tranquillità. Guardando al futuro ci chiediamo quale sarà l'eredità della pandemia. Che ha accresciuto l'importanza del servizio pubblico a 360 gradi".
La cerimonia di apertura del Prix Italia - che è stata illustrata durante la conferenza stampa ufficiale del premio alla presenza di assessori di Regione Lombardia e comune di Milano oltre che del presidente della Rai, Marcello Foa - si terrà lunedì 14 giugno alle ore 11 al Teatro alla Scala.
Saranno presenti all'apertura il Presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati, del Ministro della Cultura Dario Franceschini, del Presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana, del Sindaco di Milano Giuseppe Sala, del Presidente della Rai Marcello Foa, del Sovrintendente del Teatro alla Scala Dominique Meyer, del Presidente del Prix Italia Graham Ellis e del Segretario Generale Prix Italia Annalisa Bruchi.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.