Era stato accusato di violenza sessuale e lesioni personali, con la prima udienza del processo tenutasi proprio ieri presso il tribunale di Perugia. Con tutta probabilità però, l'accusato non verrà mai condannato in quanto ad un triennio di distanza dai fatti risulta ormai irreperibile: pur essendosi affidato ad un legale d'ufficio per la difesa, avrebbe infatti fatto perdere da tempo le proprie tracce e non si è pertanto nemmeno presentato in aula. Protagonista della vicenda è un uomo di trentasette anni originario del Gambia, che in base a quanto riportato dalla testata online PerugiaToday avrebbe dovuto difendersi dall'accusa di aver molestato una ragazza incontrata per strada.
Un episodio svoltosi nel capoluogo dell'Umbria e che risalirebbe a poco più di tre anni fa. In base alla ricostruzione degli inquirenti, era il 29 agosto del 2019 quando l'extracomunitario avrebbe avvicinato la giovane in una zona non distante dal centro cittadino, con una scusa. Una sera d'estate all'apparenza come tante altre, senza storia. L'uomo si sarebbe presentato e le avrebbe rivolto qualche parola, intrattenendo con lei una conversazione andata avanti per qualche minuto. Avrebbero quindi parlato del più e del meno per un po', sino a quando la donna lo avrebbe salutato, dicendo di essere stanca ed esternando l'intenzione di tornare verso casa. Una risposta che tuttavia non avrebbe soddisfatto l'africano, evidentemente ben determinato ad ottenere altro da lei. Quest'ultimo avrebbe quindi seguito la ragazza durante il tragitto, senza farsi notare.
E poco prima che quest'ultima rientrasse nel proprio appartamento, le sarebbe balzato addosso: a quel punto l'avrebbe in primis immobilizzata, per poi toccarle le parti intime e baciarla contro la sua volontà. La vittima si sarebbe ribellata, ma nonostante gli sforzi non sarebbe riuscita a liberarsi dalla morsa avvolgente del suo aggressore. Che avrebbe sempre più alzato il tiro, pretendendo di consumare un vero e proprio rapporto sessuale. A farlo desistere sal suo intento sarebbero però state le urla continue della donna aggredita, che avrebbero giocoforza richiamato l'attenzione degli altri residenti del quartiere. E il gambiano, dopo essersene reso conto, ha quindi preferito mollare la presa ed allontanarsi a passo svelto nelle vie limitrofe.
Le successive indagini delle forze dell'ordine hanno ad ogni modo portato all'identificazione del soggetto, che avrebbero dovuto rispondere anche dello stato d’ansia e della contusione alla spalla sinistra causati alla ragazza a seguito dell'accaduto. Niente da fare, però: l'imputato non si è fatto vivo. E a quanto pare, al momento nessuno sa dove sia finito.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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