La polizia si prepara ad affrontare l'emergenza immigrazione rafforzando i controlli ai confini terrestri e marittimi.
Dopo la decisione dell'Austria - presto seguita da misure analoghe adottate dai Paesi balcanici - di chiudere le frontiere meridionali nel tentativo di arginare il flusso di profughi in viaggio sulla rotta balcanica, il capo della Polizia Alessandro Pansa ha annunciato l'arrivo di rinforzi per monitorare soprattutto i confini orientali e il Mar Adriatico.
"L’Austria - ha detto Pansa parlando da Trieste - ha adottato un’iniziativa molto criticata a livello di Consiglio europeo. Per il momento il flusso che va verso l’Austria è minimale, l’Austria lo gestisce normalmente e ha dichiarato che in caso di eccessi di numeri oltre le loro capacità di gestione lo bloccheranno. È evidente che questo potrà determinare o una deviazione verso l’Ungheria o verso la Slovenia e quindi verso l’Italia. Qualora il flusso venisse verso l’Italia noi siamo pronti a gestirlo e ad affrontarlo."
Il capo della polizia inoltre ha formulato le proprie previsioni personali sulle prossime evoluzioni della questione-profughi: "Io credo - ancora Pansa - che il tema non sia quello del confine italo-sloveno o italo-austriaco.
Io credo che il tema sarà quello di tutta l’area balcanica perché è evidente che l’atteggiamento dell’Austria sarà imitato anche dagli altri paesi dell’intera penisola balcanica e quindi il flusso verrà interrotto probabilmente più a Sud. Quindi dovremmo aspettarci altre forme di gestione del flusso via mare e cercare di organizzarci anche in quell’ambito, cosa che stiamo già facendo".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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