Gettata dall'auto in corsa dopo la rapina: 27enne in coma

La 27enne ha descritto ai carabinieri il suo assalitore. Adesso si trova ricoverata in ospedale in coma farmacologico a causa del forte trauma cranico subito

Gettata dall'auto in corsa dopo la rapina: 27enne in coma

In Piemonte, una prostituta di 27 anni, di origini albanesi, prima è stata rapinata e poi gettata dall’auto in corsa. La giovane, che risiede a Torino, è adesso ricoverata in coma farmacologico all’ospedale di Chivasso e la sua prognosi è al momento riservata. A preoccupare è soprattutto il trauma che la ragazza ha riportato alla testa durante la caduta. Inoltre i medici hanno riscontrato alla 27enne anche una escoriazione alla gamba destra. Non dovrebbe comunque essere in pericolo di vita.

La ragazza scaraventata dall'auto in corsa

Le indagini sono state affidate ai carabinieri della compagnia di Chivasso che subito si sono messi a dare la caccia al rapinatore che si trovava al volante di un’auto grigia. Come riportato da La Stampa, il fatto è avvenuto nel primo pomeriggio di lunedì scorso, 29 novembre, tra Villareggia e Mazzè. Secondo quanto ricostruito l’aggressore avrebbe avvicinato la prostituta presso una piazzola, lungo la Strada Regionale 11, in località Rocca di Villareggia, che porta nella provincia di Vercelli. I due avrebbero parlato e concordato il prezzo della prestazione. A quel punto la ragazza sarebbe salita a bordo dell’utilitaria e l’uomo, dopo aver percorso pochi chilometri di strada le avrebbe preso con forza la borsa, per poi liberarsi della prostituta scaraventandola fuori dall’abitacolo dell’auto in corsa. Il delinquente sarebbe quindi fuggito abbandonando la giovane sull’asfalto e facendo perdere le proprie tracce.

La rapina, poi il coma farmacologioco

Fortunatamente un altro automobilista ha assistito a quanto avvenuto e immediatamente ha allertato i soccorsi. In poco tempo sul posto sono giunti sia i carabinieri che l’ambulanza con a bordo il personale sanitario. La vittima era ancora a terra ma cosciente e in grado di raccontare ai militari cosa aveva subito poco prima del loro arrivo. Sarebbe anche stata in grado di descrivere almeno parzialmente il suo assalitore. La giovane è stata quindi trasportata in ospedale dove i medici, dopo averla visitata, hanno preferito tenerla in coma farmacologico soprattutto per la ferita e il trauma cranico riportati alla testa durante la violenta caduta a terra.

Non sarebbe però la prima volta che avviene un fatto del genere nella zona. Nel 2014 e nel 2015 a essere rapinate erano state due giovani nigeriane, una delle quali aveva anche subito violenza sessuale da parte del ladro, un suo connazionale di 33 anni.

L’uomo venne poi arrestato dai carabinieri di Chivasso e confessò anche la rapina precedente. Il 33enne, dopo essere entrato in Italia illegalmente, si trovava domiciliato presso una cooperativa di Saluggia, comune in provincia di Vercelli, in attesa di status di rifugiato politico.

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